Rifugi

Madesimo: inaugurato il Rifugio Baldiscio

La nuova struttura si trova in Val Febbraro a 2302 metri di quota. Si raggiunge dalla frazione di Isola, dispone di 20 posti letto e per il 2025 sarà aperto anche nei weekend di ottobre

Eccola la notizia che non ti aspetti a fine estate: un rifugio a 2302 metri di quota inaugurato il 30 agosto. Ma come? E dove? E, ancora, perché così avanti con il calendario?

Domande che abbiamo rivolto a Luigi De Monti, il gestore del nuovo Rifugio Baldiscio, sopra Madesimo. Per la precisione in Val Febbraro, zona ben conosciuta dagli ice-climber ma ai margini dei principali flussi escursionistici dell’area della Val Chiavenna.
“Il CAI Chiavenna mi ha affidato la struttura qualche mese fa”, esordisce De Monti, “ma ho trovato diverse opere incomplete o inadeguate, così ho impiegato l’estate per effettuare le migliorie necessarie. Ma non volevo rinunciare ad aprire il rifugio già quest’anno, quindi eccoci anche se per il 2025 il tempo per farci conoscere e apprezzare non sarà moltissimo”.

L’edificio è stato realizzato dalla Comunità Montana della Val Chiavenna grazie anche a fondi Interreg ed era potenzialmente pronto da due anni. Ma c’erano sempre adempimenti burocratici da espletare che non consentivano l’apertura. Per non parlare delle migliorie che era chiaro fin da subito occorreva apportare. Il CAI Chiavenna, a cui la Comunità Montana ha affidato il rifugio, ha quindi individuato in De Monti il gestore che sarà affiancato da Mario Barelli, vecchia conoscenza degli escursionisti della zona con alle spalle oltre 30 stagioni in vari rifugi. Ma per l’apertura, nonostante l’impegno dei volontari chiavennaschi, è servito ancora del tempo.

“Nessun problema”, aggiunge De Monti, “approfitteremo di questo scorcio d’estate per effettuare gli ultimi ritocchi e per iniziare ad accogliere gli escursionisti. Sarà il nostro rodaggio in vista della prossima estate”.

Il Rifugio Baldiscio, collocato in bella posizione sulle sponde del Lago Grande del Baldiscio e ai piedi del valico omonimo che porta in Val Mesolcina (Svizzera), sarà aperto anche nei week end di ottobre, compatibilmente con le condizioni meteo (telefonare prima di mettersi in cammino è comunque assolutamente consigliabile).
Si raggiunge in tre ore dalla frazione di Isola, ma si può più che dimezzare il cammino salendo in auto fino all’Alpe Piani (strada a pedaggio). La struttura dispone di 20 posti letto, ripartiti in tre camerate e di una quarantina di coperti nell’area ristorazione.

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