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1300 spazzacamini invadono la Val Vigezzo. E celebrano il loro lavoro

Edizione numero 42 per il Raduno Internazionale dello Spazzacamino, che si svolge nella vallata ossolana con delegazioni di fumisti provenienti da tutto il mondo. E festeggiano insieme a un pubblico curioso e sempre più numeroso.

Sono 1300 gli spazzacamini provenienti da tutto il mondo che in questi giorni celebrano la loro particolare processione a Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo (VCO). Fino a lunedì 8 settembre la vallata ossolana – già conosciuta sulle carte geografiche del 1500 come “Valle degli spazzacamini” – sarà la cornice di una serie di appuntamenti che richiamano migliaia di turisti e visitatori, desiderosi di entrare in contatto con la vera storia dei numerosi spazzacamini – adulti ma anche bambini – che da qui partirono emigrando verso il Nord Europa.

Giunto alla 42° edizione, il Raduno Internazionale dello Spazzacamino rappresenta un viaggio emozionale alla (ri)scoperta di un mestiere che affonda le proprie radici in un lontano passato. Se nel XVI secolo i fenomeni migratori verso il Nord Europa permisero ad una minoranza di questi spazzacamini di dedicarsi ad altre attività più redditizie, per poi spesso tornare in Valle Vigezzo arricchiti, non solo economicamente, ma anche di esperienze, la pagina più nera della professione del fumista è quella – collocabile tra il XIX e il XX secolo – segnata dalla piaga dello sfruttamento minorile. Soprattutto nel 1800 centinaia di piccoli rüsca, a causa delle condizioni di estrema povertà delle famiglie, erano rassegnati a salutare i loro affetti più cari, affrontare un lungo viaggio e i freddi inverni lontano da casa, costretti ad un lavoro usurante e spesso abusante, nell’attesa del ritorno in valle a primavera.
Il monumento simbolo di questa fase drammatica è la statua in bronzo posizionata a Malesco, sempre in Val Vigezzo, che raffigura il piccolo spazzacamino Faustino Cappini, morto fulminato ad appena 13 anni per aver sfiorato i fili dell’alta tensione dopo essersi sporto, per dimostrare di aver portato a termine il lavoro, dal camino che aveva appena finito di pulire.

Pur proponendo numerosi momenti di festa, apprezzati dagli “uomini neri” provenienti da ogni angolo del pianeta, il Raduno Internazionale dello Spazzacamino vuole quindi commemorare le vicende drammatiche del passato, raccontate anche nel multimediale Museo dello Spazzacamino di Santa Maria Maggiore, che ogni anno accoglie più di 10.000 visitatori.
Non deve pertanto meravigliare se generazioni intere di fumisti hanno scelto di dimenticare il passato: sono dovuti trascorrere interi decenni prima che dalla rimozione si potesse passare al ricordo, con il desiderio di rendere onore agli avi, alla loro fatica e ai loro sacrifici. Così, all’inizio degli anni Ottanta, il primo Raduno vide sfilare a Santa Maria Maggiore una trentina di fumisti: negli anni la crescita è stata esponenziale, fino a raggiungere il record della 40esima edizione, che, nel 2023, ha visto in parata per le via di Santa Maria Maggiore circa 1800 spazzacamini.

La grande sfilata di domenica mattina

Il momento clou della manifestazione sarà domenica 7 settembre a Santa Maria Maggiore, quando si terrà la scenografica sfilata degli spazzacamini con i loro attrezzi da lavoro, accompagnati da gruppi in costume tradizionale e bande musicali. Le varie delegazioni sfileranno per le vie di Santa Maria Maggiore, passando in Piazza Risorgimento, dove saranno presentate al pubblico. Dopo un giro completo nel centro storico, il corteo terminerà il percorso in Piazza Gennari.
Al termine della parata in Piazza Risorgimento avrà luogo la rievocazione storica della pulitura dei camini: il tetto del Centro Culturale Vecchio Municipio e quello di Villa Antonia, sede del Comune di Santa Maria Maggiore, si popoleranno di spazzacamini che, con gli antichi attrezzi del mestiere – la raspa, una spatola di ferro col manico ad uncino da appendere alla cintura; il riccio, insieme di lamelle a raggiera ricavate dalle molle di sveglie e orologi da campanile; la squareta, bastone allungabile alla cui sommità si agganciava il riccio; il brischetin; lo scopino; una lunga fune; dei pesi; il sach, sacco per riporre la fuliggine – rievocheranno i rüsca di un tempo. E nell’aria riecheggerà il Taròm, il gergo dello spazzacamino.
Sarà possibile raggiungere Santa Maria Maggiore da Domodossola e da Locarno a bordo dei treni della Ferrovia Vigezzina-Centovalli senza problemi di traffico e parcheggio (info su www.vigezzinacentovalli.com – prenotazione consigliata).

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