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Sei cose che abbiamo visto a Chamonix. E che ci sono piaciute

La Settimana santa del trail running si è conclusa da poco. Mentre gli atleti correvano intorno al Monte Bianco abbiamo curiosato tra gli stand del mega village. Divertendoci

 

Se Chamonix a fine agosto è la Mecca del trail running, l’Ultra-Trail Village è la sua Medina fluorescente: un bazar psichedelico dove ogni brand outdoor si pavoneggia come a una sfilata di Victoria’s Secret in salsa tecnica. Ali di piume? No, ma ali di carbonio, zaini più compressi di una lattina e scarpe che promettono di far volare. E mentre i trailer sfilano in processione, ecco sei cose che quest’anno ci hanno fatto ridere, stupire, e sì, anche un po’ desiderare.

Hoka Mafate 5 – l’onda blu che ha sommerso Chamonix

Non c’è stato scampo: le Mafate 5 hanno colonizzato le vie di Chamonix. Nuovo upper con sistema per la ghetta, suola Vibram Megagrip, Rocker Integrity Technology… insomma, una scarpa che fa venire voglia di correre l’UTMB anche solo per sfoggiarla al bar. Dai pro con quadricipiti scolpiti ai turisti col gelato in mano: tutti hanno le Hoka ai piedi. Chamonix quest’anno era un cartellone pubblicitario ambulante.

The North Face Flora Alpina – il flower power a 160 bpm

Romanticismo e trail non stanno bene nella stessa frase? The North Face prova a smentirci con la nuova collezione Flora Alpina: fiori rari stampati addosso a tessuti ultratecnici. Stile da Woodstock, cuore da UTMB. A fare da testimonial il fotografo e guida Mathis Dumas, ormai rockstar dell’alpinismo (dopo l’Everest con Inoxtag). Peace, love & lactate threshold.

Omius Cooling Technology – la fascia anti-collasso

Ve la ricordate la fascia strana di Kipchoge a Parigi 2024? Non era un cosplay di Rambo, ma l’Omius Cooling Technology: blocchetti di grafite che, bagnati, fanno evaporare il sudore e abbassano la temperatura della pelle. Tradotto: mentre tu sembri un pollo allo spiedo alla dodicesima ora di corsa, loro ti vendono l’illusione di sentirti fresco come una rosa.

Goldwin prototype – addio cambio armadio

La casa giapponese si è presentata con un prototipo da urlo: la giacca che fa tutto. Multistrato, auto-termoregolante: cattura aria per isolarti quando fa freddo, la rilascia per rinfrescarti quando sudi. Insomma, la promessa è “una giacca per domarli tutti”. L’unico rischio? Non ci sarà più scusa per non uscire a correre con qualsiasi meteo.

Colori fluo e mullet – il trail è zarro

Sobrietà addio. Salomon, Scarpa e soci hanno deciso che il minimalismo è morto: largo a scarpe fosforescenti, completi tamarrissimi e grafiche che manco a Ibiza. A guardare i runner – mullet anni ’80, gambe tatuatissime, occhiali specchiati – capisci che hanno ragione loro. Il trail è diventato un fenomeno di massa, tanto vale brillare come un evidenziatore con i bastoncini.

Millet Crystal Hunt – la caccia la tesoro

Ogni giorno della Settimana santa, Millet ha nascosto tra le vie di Chamonix dei piccoli cristalli blu da cercare grazie agli indizi pubblicati sui social. Un chiaro omaggio alla secolare tradizione dei cristalliers, i cercatori di quarzo che da secoli frugano tra i ghiacciai del Monte Bianco. Chi trovava il tesoro riceveva in cambio una maglietta personalizzata. Un’idea semplice e geniale: in fondo i gadget dei brand sono un po’ come giocattoli per adulti.

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