
Sono tornati a casa con un sorriso, dopo un grande abbraccio collettivo, i sette ragazzi tra i 16 e i 20 anni che hanno partecipato a “Montagna Libera Tutti”, un camp inclusivo organizzato dall’associazione NoisyVision e dal tour operator Appennini for All tra i boschi di Cese dei Marsi, un piccolo centro abruzzese, tra i Monti Carseolani e il Velino.
L’iniziativa, cominciata il 7 e terminata l’11 agosto, ha coinvolto sette ragazzi tra i 16 e i 20 anni. Due giovani ciechi, un ragazzo ipovedente e ipoacusico e quattro giovani africani non accompagnati, uno dei quali con disabilità. L’obiettivo dell’iniziativa era di favorire nei ragazzi una maggiore autonomia, la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti, per imparare ad aiutarsi l’un l’altro.
Nei cinque giorni del camp sono state organizzate escursioni nella natura, esperienze sensoriali, laboratori di cucina tradizionale, picnic, partecipazione a festival culturali. Un’occasione anche per stabilire un rapporto con la comunità del paesino abruzzese. Per esempio, imparando a fare la pasta dalle signore di Cese.
“È andata benissimo, mi sono trovato bene con tutti, mi porterò a casa tanto amore. Ci siamo aiutati a vicenda, un giorno che sono rimasto senza nulla da mangiare, gli altri mi hanno dato una parte del loro cibo” spiega uno dei ragazzi, Moustapha.
“Mentre si cammina, ho notato la genuinità delle persone che vedono nell’aiutare chi ha difficoltà legate alla vista. Troppo spesso, nella vita di tutti i giorni, mi ritrovo in situazioni in cui qualcuno si sente costretto ad aiutare, magari per pietismo, invece che per empatia” aggiunge Stefano.
“Anche per me dovrebbe essere sempre così: una persona vedente dovrebbe voler aiutare in maniera spontanea chi ha una difficoltà”, gli fa eco Matteo. “Nelle giornate più impegnative le difficoltà ti uniscono di più, ti fanno muovere come un gruppo più compatto e più unito” conclude Francesco.
C’è soddisfazione anche nei commenti degli organizzatori del camp. “Per noi di NoisyVision è stata una sfida, e possiamo dire di averla vinta”, dichiara Dario Sorgato, fondatore e presidente dell’associazione, che ha raccontato la sua esperienza di escursionista ipovedente in Guarda dove cammini, pubblicato qualche mese fa da Ediciclo.
NoisyVision promuove l’accessibilità, l’inclusione e la consapevolezza sulle disabilità sensoriali organizzando cammini dove le persone cieche, ipovedenti, ipoacustiche e normodotate camminano fianco a fianco. “La risposta è nel modo in cui ci siamo salutati, nella commozione, nei sorrisi dei ragazzi che timidamente si sono inseriti in questo gruppo per poi uscirne come amici” spiega Sorgato.
“È stata un’esperienza molto positiva” afferma Mirko Cipollone, fondatore e direttore di Appennini for All, un piccolo tour operator nato per rendere la montagna accessibile a tutte e tutti, valorizzando il territorio della Marsica.
“Sono felice, sono stati cinque giorni intensi. I ragazzi hanno lasciato qualcosa non solo a me, ma anche al paese di Cese dei Marsi. Gli adolescenti del posto li guardavano con curiosità” aggiunge Cipollone. “L’obiettivo di portare un camp in un paesino così piccolo è anche questo, far comprendere che tutti possono fare le cose e possono farle tutti insieme. È stata l’edizione zero di “Montagna Libera Tutti”, che può essere migliorata e replicata nei prossimi anni”.
Durante il camp è stato presentato il documentario NoisyVision, realizzato da Glauco Tortoreto e Mattia Tufano, che racconta la storia dei 13 ragazzi che nel 2023 hanno preso parte al cammino inclusivo “Anche a Leo piace giallo” per adolescenti ipovedenti, non vedenti e vedenti lungo il Sentiero di Leonardo, da Lecco a Milano.
Tre dei ragazzi stranieri che hanno preso parte al camp sono seguiti dall’Associazione Villa Amantea di Milano, il quarto dall’Associazione Amici della Zizzi di Livorno. Al camp ha partecipato, nel ruolo di guida ambientale, Luca Gianotti, fondatore e coordinatore della Compagnia dei Cammini, e tra gli ideatori del Cammino dei Briganti. Il camp è stato realizzato con il sostegno della Fondazione CARISPAQ e dal Comune di Ortona.
Il tour-operator Appennini for All, che nel 2025 è arrivato al quarto anno di attività, è stato ideato da Mirko Cipollone. “Sono nato qui nella Marsica, ma ho avuto l’idea quando studiavo a Berlino, grazie a un progetto europeo sul turismo per persone con disabilità. A permetterci di decollare è stato un finanziamento della Fondazione Garrone, nel 2020, nel pieno della pandemia. Da allora abbiamo ottenuto numerosi premi e riconoscimenti”.
“L’obiettivo di Appennini for All” spiega ancora Cipollone “è di valorizzare il nostro territorio, e contemporaneamente di portare nella natura persone con problemi visivi, ragazzi down, donne in riabilitazione oncologica, persone con problemi motori che accompagnamo sui sentieri con le joëlette”.
Solo una piccola parte del lavoro di Mirko Cipollone e dei suoi colleghi si svolge con associazioni come NoisyVision. “Il grosso dei nostri clienti è privato e arriva dalle regioni vicine, a iniziare dal Lazio e dall’Abruzzo. Di recente abbiamo avuto una coppia di Modena e un ragazzo disabile di Pisa, al quale gli amici hanno regalato un’esperienza insieme a noi. Le nostre proposte si trovano sul sito.