Bronte Blocks: 200 nuove linee nella grande area boulder siciliana
A inizio 2025 sono terminati i lavori al settore Fantasia, che con oltre 80 blocchi è diventato quasi un’area di arrampicata a sé stante. Un luogo tutto da scoprire. E da rispettare

Il nome della cittadina siciliana di Bronte si associa di solito all’ormai onnipresente pistacchio, ma qui si trova anche una delle più estese e affascinanti aree boulder d’Europa. Nella valle del fiume Troina, all’interno del Parco di Nebrodi e alle pendici dell’Etna, questo luogo offre oltre 500 linee di arrampicata, distribuite in otto settori di tutte le difficoltà.
I blocchi sono di un’ottima arenaria, in alcuni massi compatta, in altri farinosa, sempre molto lavorata, che offre un’eccezionale aderenza e prese dalle forme più varie. “La scalata è eccezionalmente tecnica, con movimenti particolari e a volte anche spettacolari” commenta Carmela Malomo, appassionata scalatrice e amministratrice della piattaforma Climbing Spot Factory, che ha recentemente visitato l’area blocchi siciliana. Ci sono massi di tutte le altezze, dai 3-4 metri fino agli 8-10. Più del 90% è caratterizzato da un atterraggio comodo, su cui è possibile posizionare un gran numero di crash pad. Grazie all’ampia base, c’è inoltre lo spazio per eventuali spotter: altri climber che possono dirigere lo scalatore nella caduta, in modo da farlo atterrare sul materasso. Questo rende l’area di Bronte Blocks sicura e adatta a tutti: dagli scalatori di alto livello ai principianti della disciplina del boulder, nonché alle famiglie con bambini e a chi vuole avvicinarsi all’arrampicata.
I massi sono distribuiti nella valle, alcuni alla quota del fiume e altri più in alto, in mezzo al bosco, per un’altitudine media di 650 metri sul livello del mare. Questo rende l’area di Bronte Blocks perfetta per l’arrampicata nelle mezze stagioni ma anche in estate, scegliendo i settori più ombreggiati, e in inverno, spostandosi su quelli al sole.
Nonostante l’enorme ricchezza di linee di scalata, la frequentazione di questa area blocchi è iniziata solo recentemente. Fino al 2019 solo una manciata di climber aveva messo le mani su questi blocchi, poi il luogo è diventato piuttosto conosciuto tra i locali, e Davide Scornavacca ha pubblicato la guida Bronte Blocks su ClimbAdvisor. Per questo non c’è ancora stata nessuna visita da parte di scalatori professionisti o personaggi in vista del mondo dell’arrampicata. “Vi stiamo dunque svelando questo segreto: trattatelo bene!” commenta Carmela. È prevedibile che le potenzialità di quest’area siano ancora vastissime, e che l’aumento della frequentazione porterà alla scoperta di molti altri blocchi.
A Bronte Blocks si scala ammirando un paesaggio di rara bellezza: “La vista panoramica sull’Etna, che si può apprezzare da questo luogo al termine di una giornata di boulder, rimarrà sempre la suggestione di maggiore impatto per qualsiasi visitatore” commenta Davide Scornavacca, biologo, tracciatore e istruttore FASI, nonché artefice di quasi tutte le nuove linee aperte in quest’area. Inoltre, la zona blocchi è un’ottima tappa di un giro turistico tra le più famose località siciliane: si trova a 50 chilometri dai monumenti di Catania e a 70 chilometri dal mare di Taormina, con l’Etna sempre sullo sfondo.
Gli inizi e il “nuovo”settore Fantasia
Il sito fu scoperto diversi anni fa da Davide Scornavacca e Stefano Anile, che pulirono i primi blocchi, fino ad arrivare alle 300 linee nel 2019. Scornavacca ha poi proseguito pulendo i blocchi del settore Fantasia, con l’aiuto della fidanzata Ilenia Golino e di alcuni amici volenterosi, come Giuseppe Manuele, Vincenzo Minissale, Roberto Allegra e Marco Giorgio.
“Nel settore Fantasia c’erano appena quattro massi di arenaria puliti e scalati, mentre molti altri erano ricoperti da una fitta vegetazione, tanto da non riuscire ad accertare la loro presenza né tantomeno ad accedervi. Per questo Davide aveva preferito tracciare linee su massi di altre aree, e questo settore non era molto frequentato. Ma poi è arrivata la sosta forzata del COVID, che ha fornito il tempo necessario per mettersi al lavoro su Fantasia” prosegue Carmela. “Davide mi ha riferito, con queste parole: “Con il passare delle giornate dedicate alla pulizia e all’arrampicata dei boulder, ho realizzato che il materiale era molto sporco, ma altrettanto interessante: blocchi di tutte le altezze, forme e inclinazioni, con una eterogeneità nelle prensioni e un’ottima qualità della roccia. Da quei primi giorni sono passati cinque anni, che hanno fatto di questo settore quello con il maggior numero di blocchi a disposizione, ben 80, con oltre 200 linee scalabili. E ce ne sono altre ancora da liberare. Ma adesso sono già in cantiere altri due settori, Nuovi Orizzonti e KingStone”.
Il settore Fantasia è uno dei più vicini al parcheggio (circa 10 minuti di avvicinamento a piedi), e i massi si trovano all’interno di una proprietà privata. È quindi ancora più essenziale che in altri luoghi il rispetto assoluto della natura e della proprietà.