La valanga di Blatten fa ancora paura
Ieri il crollo che ha cancellato il villaggio vallesano, fortunatamente fatto evacuare in precedenza. Oggi preoccupa la diga naturale che si è formata sul fondovalle. La cui stabilità è tutta da verificare
Il video della frana
Le immagini del lago che si è formato a seguito della frana
Le immagini dell’enorme frana che ieri ha cancellato il paese di Blatten, nel Canton Vallese, hanno fatto in poche ore il giro del mondo. Fotografie, e video, drammatiche rese possibili dal monitoraggio effettuato dalle autorità elvetiche che il 19 maggio avevano fatto evacuare il paese a causa dell’accertata instabilità del ghiacciaio di Birch. Una decisione che aveva suscitato qualche malumore ma che alla luce dei fatti si è dimostrata provvidenziale. In termini di vite umane il bilancio parla infatti di un solo disperso.
La frana è stata originata da notevoli distacchi di roccia dalla parete nord del Kleines Nesthorn (3.342 m). Il materiale staccatosi dalla montagna è finito sul sottostante Birchgletscher e, a causa dell’enorme peso del materiale franato, il ghiacciaio ha iniziato a muoversi verso valle a velocità sempre maggiore, fino a raggiungere i 10 metri al giorno. Di conseguenza masse di ghiaccio frammista a roccia e neve hanno iniziato a scendere a valle (il primo martedì a fine pomeriggio e il secondo nelle prime ore di mercoledì), fino al clamoroso crollo avvenuto nel pomeriggio di ieri quando tre milioni ghiaccio (ma c’è chi dice nove) di metri di cubi di ghiaccio rocce e detriti sono precipitati fino al fondovalle devastando il villaggio della Lötschental situato a 1.540 di quota.
L’allarme continua
Cosa sia accaduto lassù lo accerteranno indagini e perizie dei tecnici, al momento le preoccupazioni sono altre. La frana ha infatti interrotto il corso del torrente Lonza originando un lago che ha allagato a parte del villaggio risparmiato dai detriti. Ma soprattutto creando una diga naturale la cui stabilità è tutta da verificare. Non a caso nella prima mattinata di oggi diverse persone sono state evacuate dai comuni di Wiler e Kipper, posti a valle di Blatten. Si teme infatti che gli argini del fiume Lonza possano erodersi a causa dei detriti finiti nelle acque dopo l’immensa frana (e questa l’ipotesi migliore) oppure che la diga naturale appena formata possa cedere all’improvviso sotto la spinta dell’acqua del lago. Che, naturalmente, continua a riempirsi. La situazione è sotto controllo? Probabilmente sì, ma i danni già arrecati dalla frana rimarranno per sempre nei nostri occhi. E nel nostro cuore.