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Il Giro d’Italia sul Monte Baldo: tre escursioni da fare prima o dopo l’arrivo

Domani la “carovana rosa” sale ai 1.315 metri di San Valentino. Nell’attesa di accogliere i corridori sull’altopiano di Brentonico incamminiamoci alla scoperta del “Giardino d’Italia”

Un arrivo in salita di prima categoria, a 1.315 metri di quota, che promette forti emozioni, dopo una giornata che potrebbe, sulla carta, essere anche decisiva in vista della classifica finale del Giro d’Italia.

Alle cronache sportive di questi giorni, San Valentino – in Trentino – si presenta così. Ma, attorno alla piccola frazione di Brentonico, c’è moltissimo altro da scoprire. E quale migliore occasione per farlo se non in vista di un nuovo arrivo di tappa, tanto cruciale?

Incassato fra il Monte Baldo e il Monte Altissimo di Nago, l’altopiano di Brentonico prende il nome proprio dalla sua morfologia, che richiama la forma di un catino, detto appunto “brenta” in dialetto trentino. Una “bacinella” naturale, insomma, che diventa, in primavera, culla di magnifiche specie floreali, alle quali il Parco Naturale del Monte Baldo deve la propria nomea di “Giardino d’Italia”. Ma non vanno dimenticate nemmeno le tradizioni più ancestrali, con Castione – altra frazione di Brentonico – a primeggiare per l’alta concentrazione di castagneti, specie arborea ormai sulla via del tramonto ma ancora tutelata e coltivata qui, una passeggiata fra i quali è davvero consigliatissima ed imperdibile durante i mesi autunnali, quando le loro foglie si tingono di un colore dorato ed irreale.

Ma, Giro d’Italia a parte, anche lo sport ha un ruolo peculiare per Brentonico e i suoi dintorni. D’inverno, a farla da padrone – rispettivamente per lo sci alpino e per il fondo – sono la frazione di Polsa e quella di San Giacomo, mentre durante il mese di giugno, fra prati verdissimi, va in scena ogni due anni un evento che è ancora un unicum, perlomeno in Italia. Si tratta del Cheeserolling, una competizione sportiva goliardica e decisamente sui generis nella quale i partecipanti sono chiamati a fronteggiarsi in una gara di corsa in discesa, inseguendo la propria forma di formaggio rotolante.
Insomma, l’arrivo del Giro sull’altopiano di Brentonico non farà altro che aggiungere brio ad un abitato che, per quanto piccolo, gode ancora di straordinaria vitalità, a partire dalle montagne che ne contornano l’orizzonte e che vi consigliamo di scoprire, prima di correre al traguardo a tifare i corridori.

Malga Pianeti. Foto Parco Locale del Monte Baldo

Passeggiata al Rifugio Fos-Ce

Partenza : San Valentino
Dislivello: + 360 metri
Tempo di percorrenza: 3 ore
Difficoltà: E


Il Rifugio Fos-Ce è situato a margine di un breve altipiano panoramico posto ai piedi del versante meridionale del Monte Altissimo di Nago. Facilmente raggiungibile in automobile, in questo caso è il punto di arrivo anche per un’interessante escursione a piedi che parte proprio da San Valentino. Dalla frazione, si segue infatti il sentiero 654, che passa nei pressi dell’ex cimitero militare, continuando a procedere in falsopiano lungo la curva di livello fino all’imbocco di Val degli Archetti, dove lo stesso sentiero comincia a salire portandosi, in tre dolci tornanti, fino al Rifugio Fos-ce (1.432 metri).
La struttura si trova in prossimità di una delle zone più interessanti del Monte Baldo, sotto il profilo naturalistico: la riserva di Bes-Corna Piana, istituita nel 1972. È proprio questa la zona soprannominata dai botanici di tutta Europa “Giardino d’Italia”, per la ricchezza delle sue varietà botaniche. Il rifugio venne realizzato nel 1981 dalla locale Sezione SAT di Brentonico, recuperando l’edificio della vetusta Malga Fos-ce.

Giro ad anello al Passo San Valentino

Partenza: Passo San Valentino
Dislivello: + 200 metri
Tempi di percorrenza: 1.30 ore
Difficoltà: E

L’itinerario parte da Passo San Valentino, inoltrandosi poi fra i boschi di faggio alle spalle dell’omonima frazione, per scendere verso i prati attorno a Malga Pianeti e quindi risalire di nuovo al Passo. Anche lungo questo percorso è possibile ammirare gli splendidi paesaggi della riserva naturale Bes-Corna Piana, un vero e proprio paradiso per tutti gli appassionati di botanica che qui troveranno una ricca varietà di fiori e piante rare. All’interno del bosco e nei vasti prati si può inoltre godere dell’opportunità di incontrare qualche esemplare di fauna locale come lo scoiattolo, il picchio, la lepre ed il capriolo.
Partendo da Passo San Valentino, si raggiunge in pochi minuti l’omonima borgata, per poi prendere il segnavia 654 che passa nei pressi dell’ex cimitero militare. Invece che proseguire verso il Rifugio Fos-ce come nell’itinerario precedente, deviare a sinistra, dove una facile strada forestale scende verso Malga Pianeti (1.161 metri), risalendo infine lungo la strada principale che conduce nuovamente a San Valentino.

Sul Monte Altissimo

Partenza:  Rifugio Graziani
Dislivello
: + 465 metri
Tempo di percorrenza: 3 ore
Difficoltà: E

Il Monte Altissimo di Nago (2.070 metri) è la cima più alta del Monte Baldo trentino, con una vista straordinaria sul lago di Garda, l’Adamello e le Dolomiti di Brenta. Il percorso per raggiungerlo è suggestivo e segue una facile strada militare sterrata che, attraverso una serie di tornanti, regala meravigliosi scorci panoramici sull’altopiano di Brentonico prima e sul Lago di Garda nell’ultima parte. Si cammina immersi nell’ambiente alpino d’alta quota, circondati anche in questo caso dalle fioriture che hanno reso il Monte Baldo noto ai botanici di tutta Europa fin dal Cinquecento. In vetta è poi possibile visitare i resti della Prima Guerra Mondiale percorrendo trincee, postazioni di obici, camminamenti e rifugi militari, mentre il rifugio Damiano Chiesa – magistralmente gestito da Eleonora Orlandi, figlia del noto alpinista trentino Elio – saprà ripagare la fatica della salita.
Per intraprendere questo itinerario è necessario muoversi in automobile da San Valentino, posteggiare nei pressi del Rifugio Graziani, e proseguire a piedi lungo il segnavia 633, parte integrante, fra l’altro, del Sentiero della Pace: un itinerario di 500 chilometri che collega trincee e camminamenti della Grande Guerra in Trentino, dall’Adamello alla Marmolada.

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