
Il 17 e il 18 maggio si festeggiano le “Giornate europee dei mulini” e la Carnia, terra di montagne, ma anche di acque, li celebra con 2 giorni di appuntamenti.
Si inizia sabato 17 maggio alle 17, al Centro Servizi Museali a Tolmezzo, in via della Vittoria 4, adiacente al Museo Carnico delle Arti Popolari, con l’incontro “Mulini e segherie nell’economia e nella cultura popolare” a cura delle antropologhe Donatella Cozzi ed Erika Di Bortolo Mel. Si racconterà di come si possano promuovere e valorizzare queste antiche strutture, favorendo anche un turismo lento, dedicato alla scoperta dei piccoli borghi e dei sentieri che collegano corsi d’acqua e paesi.
Domenica 18 maggio, poi, i mulini saranno aperti e visitabili nell’ambito delle “Giornate dei mulini storici” organizzate dall’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici (AIAMS). La manifestazione, che coinvolge 12 mulini e un enorme numero di volontari, è coordinata dal Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo.
Sono 12 le strutture visitabili per l’occasione, alcune attive ancora oggi: sono mulini ad acqua, segherie e opifici dove si custodisce una preziosa memoria collettiva. Un tempo fulcro dell’economia rurale, raccontano storie di comunità, saperi artigianali e tradizioni tramandate nei secoli. Entrare in un mulino permette di calarsi nella quotidianità di un passato scandito dai ritmi della produzione, dal gorgoglio dell’acqua, dal profumo della farina e del legno.
Si potranno visitare il Mulin di Gaspar a Cavazzo Carnico, il Mulin dal Flec e Vie dai Mulins a Illegio, il Mulino Morassi a Imponzo, l’Antico Mulino di Piedim, a Piedim, la Fucina dal Palucian (in località Salino, a Paularo), il Mulino di Salino (sempre a Salino di Paularo), il Mulin da Fritule, a Paularo, il Mulino di Croce, a Cercivento, la Segheria veneziana “Sie di Toni da Fuce” , in località Casteon, a Paluzza, il Museo del Legno e della Segheria veneziana in loc. Aplis, a Ovaro, il Mulino Donada Baûs (in località Baûs, a Ovaro, e il Mulino di Villa d’Arbal a Sostasio, in Val Pesarina.
I mugnai e i responsabili degli opifici accoglieranno i visitatori; in alcuni di essi sono previste delle attività collaterali, degustazioni e brevi lezioni sul funzionamento delle opere. Per le opportunità di visita e gli orari di aperura è consigliabile consultare il sito.