
Chi l’avrebbe detto che Lucio Corsi, la nevicata di metà aprile e un centinaio di alberi caduti sarebbero finiti nella stessa storia? È successo a Saint-Nicolas, paese di 300 abitanti a una quindicina di chilometri da Aosta, dove negli scorsi giorni s’è svolta la tradizionale corvée degli alpini. Un gesto concreto di ricostruzione e solidarietà, che quest’anno si è trasformato in una sorta di operazione di salvataggio per sentieri e strade poderali, anche in vista dell’arrivo del cantautore toscano che il 14 giugno aprirà il festival Musicastelle.
Tra motoseghe e trattori
L’operazione di ripristino era stata già messa da tempo in calendario, ma dopo i danni provocati dagli eventi meteo del 17 aprile s’è resa ancor più necessaria: «Organizziamo la corvée da 20 anni, dalla nascita della sezione ANA di Saint-Nicolas», racconta il capogruppo Giuliano Iannino. «Di solito partecipano una trentina di persone, ma quest’anno siamo arrivati a 60, proprio per tutto quello che è successo in seguito al forte maltempo». Così, accantonando altri lavori, la priorità è andata alla pulizia dei sentieri e, in particolare, alla risistemazione della strada poderale tra Chaillod e Sarriod, diventata impraticabile, indispensabile per raggiungere la location dei concerti di Musicastelle: «C’erano più di cento alberi da togliere», continua Iannino. «Abbiamo preso in prestito un escavatore e con motoseghe, trattori, porter e un sacco di voglia di fare, siamo riusciti a liberarla». Grazie a questo lavoro la strada è tornata nuovamente accessibile agli agricoltori locali, che devono percorrerla ogni giorno.
Tutti al lavoro, dai cacciatori ai rider
Oltre alla strada poderale, sono stati sistemati diversi sentieri: il n.16, che dal capoluogo Fossaz porta verso il Grand Sarriod e alla zona della pineta e area picnic, e il sentiero 26 che va verso Vens. Una giornata di lavoro cui hanno partecipato non solo gli alpini dell’ANA: «Sono venuti anche agricoltori, volontari della Pro Loco, ragazzi dello Sci Club e molti altri cittadini», racconta la sindaca Marlène Domaine. «Una risposta eccezionale per un piccolo comune come Saint-Nicolas». C’erano anche diversi cacciatori, interessati a tenere pulito quello che per loro rappresenta un importante territorio di caccia, e perfino dei rider: «È giusto che chi utilizza i sentieri, se vuole continuare a frequentarli, dia anche una mano a tenerli in ordine», spiega Iannino.
Una comunità all’opera
L’iniziativa – svolta in accordo con il Comune – conferma l’importanza del volontariato locale nella manutenzione del territorio, e rafforza il valore del lavoro condiviso, capace di unire generazioni e nuovi abitanti intorno a un obiettivo comune: prendersi cura del proprio paese. All’appuntamento, infatti, si sono presentati anche molti nuovi residenti di Saint-Nicolas, che hanno colto l’occasione per conoscere la comunità e farsi conoscere: «Si tratta di persone venute da fuori che ora abitano qui», spiega Iannino. «È stato bello accoglierli e lavorare insieme: la corvée è anche un momento in cui creare relazioni, incontrarsi, stare insieme». Tanto che, dopo una mattinata passata a rimuovere rami e segare tronchi, tutti i volontari si sono ritrovati con le gambe sotto lo stesso tavolo: al bistrot del paese, per un pranzo in pieno stile valdostano con antipasti locali, pasta al ragù e qualche buon bicchiere. «È anche questo il bello», conclude Iannino: «E’ anche in occasioni del genere che si costruisce una comunità».