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Sentieri, borghi storici e sapori eccellenti nel coloratissimo autunno della Val Venosta

La vallata altoatesina attraversata dall’Adige offre ancora numerosissime occasioni di svago agli escursionisti e agli amanti della natura. Che concludono le giornate gustando prelibatezze a km zero

Dai meleti di fondovalle ai boschi di abeti, dalle praterie alpine al mondo dei ghiacciai: la varietà di ambienti che offre la Val Venosta è straordinaria, e l’autunno è la stagione migliore per coglierla. Alle quote più basse i sentieri che corrono accanto ai waal, antichi canali di irrigazione, rappresentano una delle opportunità più belle per compiere tranquille passeggiate; ve ne sono moltissimi ed è difficile scegliere il più affascinante.
Lo stesso vale per la media montagna, dove numerosissimi percorsi escursionistici e per mtb conducono a rifugi, malghe e punti panoramici, come accade nella zona del Passo di Resia, di Prato allo Stelvio  e sul Monte Sole (Sonnenberg), tra Silandro e Laces. Sempre a quote non troppo elevate ci si può cimentare con l’Alta Via della Val Venosta, che dal Lago di Resia porta al villaggio di Staben, all’imbocco della Val Senales; cinque tappe con scorci fantastici, soprattutto sulla triade Ortles- Monte Zebrù- Gran Zebrù.

Belle, e rigeneranti, escursioni portano ai laghi di mezza quota, che proprio in questo periodo si presentano nella loro veste più colorata e, allo stesso tempo rilassante. La scelta è anche in questo caso infinita, ma per iniziare si può scegliere tra lo Zirmtalersee (sopra Castelbello) il Lago Tarres o il lago Gioveretto, poco distante da Laces. Il conosciutissimo, e comunque imperdibile, Lago di Resia si raggiunge  in auto e regala una delle cartoline più originali dell’Alto Adige.
Più in alto, con i primi freddi, è già tempo per una nuova stagione sulle piste grazie alla riapertura degli impianti da sci a Solda e in Val Senales. 

Non richiede fatica la scoperta della Via Romanica delle Alpi, con le testimonianze storiche e architettoniche che si possono osservare nei numerosi borghi venostani di epoca carolingia e romanica. Lungo la pista pedociclabile dell’Adige che ripercorre l’antica via Claudia Augusta, di epoca romana, sorgono l’abbazia di Monte Maria, il convento benedettino più alto d’Europa, la cittadina medievale di Glorenza ancora circondata dall’originaria cinta muraria, la chiesa di San Vito sulla mistica collina di Tarces e la chiesetta di epoca precarolingia di San Procolo a Naturno.
Per quanto riguarda i piaceri della tavola, baite, locande e ristoranti propongono la gustosa cucina locale – impreziosita dai prodotti stagionali – in occasione del Törggelen, particolarmente sentito nel borgo di Castelbello. Ma non solo: i prelibati formaggi di malga prodotti nei mesi scorsi negli alpeggi in quota, gli insaccati realizzati artigianalmente, la squisita – e unica – pera pala si possono gustare un po’ ovunque e acquistare nei negozi di fondovalle sempre attenti a porre in primo piano i sapori del luogo.

Per gli spostamenti, in valle come in tutto l’Alto Adige, la VenostaCard permette l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto pubblico, oltre che di usufruire di numerosi altri vantaggi e di sconti su eventi e mostre.

Per maggiori informazioni: www.venosta.net  

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