Alpinismo

Quattro alpiniste slovene aprono nuove vie nell’Himalaya indiano

Il team ha affrontato territori in parte inesplorati del Ladakh, effettuando tra le altre la prima salita sullo Lalung I (6243 m). Le visite degli orsi al Campo base

 

Le alpiniste slovene Anja Petek, Patricija Verdev, Ana Baumgartner e Ursa Kesar hanno organizzato una spedizione nella remota Lalung Valley, in Ladakh, nell’Himalaya indiano. Questa zona è stata interdetta ai turisti e agli alpinisti fino a pochi anni fa per ragioni politiche (si trova vicina al confine con la Cina) e, anche per questo, presenta molte cime ancora inviolate.
Persino i portatori locali non conoscono bene la zona. Questi hanno detto, per esempio, alle slovene che il loro campo base sarebbe stato intorno ai 5000 metri, ed è invece stato montato a 4100 metri. Le alpiniste si sono divise in due gruppi: Petek e Verdev da un lato, Baumgartner e Kesar dall’altro.

Il 31 agosto, dopo l’acclimatamento, Petek e Verdev hanno scalato una nuova via in 15 ore su una delle pareti di una cima di 5332 metri senza nome. Hanno battezzato la loro linea di 1400 metri Connection (VI-/V-IV).

Nel frattempo, l’altra cordata ha aperto due vie sulla stessa montagna, una di 800 metri (Bear Camp) e una di 670 metri (Calm before the storm). Il nome della prima via è riferito a un pericolo – inusuale per l’alpinismo in alta quota – che le slovene hanno dovuto affrontare: gli orsi. Questi si sono introdotti varie volte nel campo base, distruggendo una tenda e mangiando parte del cibo della spedizione.

Sul Lalung I in stile alpino

Tra il 9 e il 14 settembre, Petek e Verdev hanno realizzato la prima salita del Lalung I (6243 m) per la difficile cresta Est, in stile alpino. Alcuni alpinisti avevano già tentato questa cima nel 2022 per la cresta Nord: Inees Dean, Alex Mathie, e Timothy Elson. Avevano commentato che la montagna sembrava spettacolare a guardarla da lontano, ma il versante Nord era fatto di suolo ghiacciato e roccia instabile, che lo rendevano molto poco attrattivo.

Petek e Verdev sono state sorprese durante il secondo giorno di scalata da una tempesta che è durata fino alla sera del terzo giorno. Le due sono riuscite a scalare durante la notte del quarto giorno e poi durante il quinto giorno. Un centinaio di metri sotto la cima, stavano preparando la tenda per la notte quando il vento ha spazzato via i pali della tenda, costringendole a bivaccare in alta quota. La mattina dopo, si sono svegliate nella nebbia e hanno coperto la distanza che le separava dalla vetta: “All’inizio, quando eravamo quasi in cima, c’era una luce diffusa e non sapevamo esattamente dove fosse la vetta” ha scritto Petek. Il sole ha bucato le nuvole quando alle due alpiniste mancavano solo 30 metri, permettendo loro di godersi la cima e suggerendo il nome della via, Here Comes the Sun (ED, M6+, AI5+).

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