12 settembre 2005 – Giro di vite ai reati ambientali. Il ministero dell’Ambiente sta studiando una nuova misura che inasprisce fino a 100 volte le pene pecuniarie contro chi commette reati ambientali.
L’obiettivo è di scoraggiare i danni all’ecosistema e all’ambiente in genere attraverso l’introduzione di pesantissime sanzioni economiche per i trasgressori. L’annuncio è stato dato dal capo di gabinetto Togni.
Il documento ha trovato una prima applicazione concreta nella spedizione "K2 -2004 cinquant’anni dopo" (nella foto) promossa da Agostino da Polenza, lo scorso anno.
"Le linee guida" si riferiscono alle spedizioni extraeuropee. Ma potrebbero essere il punto di partenza anche per una regolamentazione prettamente italiana. Fondamentale la scelta dei materiali da impiegare nelle scalate, così come la definizione dei percorsi, dei vincoli ambientali, dell’utilizzo di energia "pulita", della limitazione di emissioni atmosferiche, rifiuti e scarichi idrici.