
Gran parte dei flussi tende a concentrarsi nei luoghi famosi, anche in alta quota, noti per la loro rinomata bellezza.
Negli spazi fragili e ristretti della montagna, l’eccesso di presenze diventa presto acido corrosivo.
E’ assai difficile attendere un ravvedimento collettivo, capace di riorientare i flussi in modo consapevole, capace di comprendere che uno svago leggero come la vacanza possa avere un impatto paragonabile a un’industria pesante.
Forse può essere utile ricordare come i comportamenti di ognuno di noi incidano drasticamente sulla qualità del paesaggio, inteso anzitutto come espressione collettiva di responsabilità individuali.
Spesso i consigli orientati all’invito a viaggio non solo in stagione e nei fine settimana cadono nel vuoto.
Eppure evitare il sovraffollamento, anche per avere un impatto economico positivo in periodi dell’anno in cui le persone che lavorano con il turismo guadagnano meno, potrebbe già fare la differenza.
Non è facile suggerire destinazioni alternative più “responsabili”, anche perché chi si sposta, specie alle prime esperienze, viene assai facilmente inserito in percorsi già tracciati, veicolati dai social e dalle mode del momento.
E qui entra in gioco la responsabilità di chi si occupa di accompagnamento in natura.
Chi si definisce professionista, oltre a inseguire (e fatturare) le tendenze del “mercato”, replicando all’infinito programmi nei luoghi “cool”, potrebbe iniziare a “guidare” e contribuire responsabilmente per evitare di “ingolfare” situazioni già sovraccariche o al limite del collasso.
Alpi e Appennini sono assai vasti e non ci sono solo quella dozzina di posti dove tutti vanno a calpestarsi.
E se andiamo altrove, non replichiamo l’approccio coloniale che ha ucciso tante perle.
Evitiamo di pubblicare ogni dettaglio dei luoghi sui social network, o quanto meno di svelarne la localizzazione.
Ricordiamoci per una volta dell’importanza di questi spazi e, se vogliamo, raccontiamo quel che i luoghi fanno a noi, al posto dell’esibizione di piccoli trofei, svelati anzitempo in ogni anfratto.