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Cinque passeggiate da fare con i bambini in Valle d’Aosta

Dislivelli modesti e motivi d’interesse ogni volta diversi, dagli antichi canali d’irrigazione ai laghetti d’alta quota. Nessun capriccio in vista

A volte convincere i bambini a effettuare un’escursione non è così difficile. Utile giocare la carta della meta diversa dal solito, che sia un lago, un sentiero didattico a tema o un rifugio dove assaggiare la “miglior torta del mondo”. In Valle d’Aosta le opportunità per escursioni a prova di capriccio non mancano. Eccone cinque. Che piaceranno anche ai genitori.

Lungo il Ru d’Arlaz in Val d’Ayas

Facile camminata senza dislivelli degni di nota seguendo uno degli antichi canali d’irrigazione della Val d’Ayas. Si parte dal Valle d’Aostaa poco più di mille metri di quota e si segue una via poderale che costeggia il Ru d’Arlaz per 5.7 chilometri. Il canale artificiale risale al XIV secolo e prende il nome da un pinnacolo roccioso che svetta a poca distanza, il Flambeau d’Arlaz. Il facile percorso solo per un breve tratto diventa più accidentato con un sottopassaggio che supera le condotte fino alla centrale di Isollaz per arrivare poi all’abitato di Orbeillaz dove è presente un tratto su asfalto. Si prosegue poi lungo il ru d’Arlaz dove è stato allestito un percorso salute con numerosi attrezzi ginnici. L’itinerario finisce poco prima della frazione Torrettaz ma volendo di può proseguire fino al villaggio di Arcesaz nel comune di Brusson. Ritorno per la stessa via di salita.

Il dislivello complessivo è 96 metri, tempo necessario tre ore (a/r).

Da La Magdaleine a Chamois 

Ideale per i piccoli escursionisti la proposta La Magdeleine-Chamois alla scoperta dell’energia che “muove” il pianeta. Si tratta di un sentiero ben battuto di livello turistico con partenza da La Magdeleine, a 1760 metri di quota e arrivo a Chamois. Appena dopo la chiesa di La Magdeleine si va a sinistra seguendo le indicazioni per Chamois fino a trovare il sentiero 107.
Si cammina seguendo per alcuni tratti il Ru Veuillen. Giunti all’alpe Capetou salire brevemente, piegare verso est per poi proseguire in piano. Raggiunto il vallone di Sauveroux, scendere e attraversare il torrente per poi proseguire nel bosco fino al villaggio di Suis. Quindi, raggiunta la cappella della Trinità e un antico mulino con frantoio si attraversa il ponte sul torrente Chamois e si arriva a destinazione. Lungo il tragitto sono state collocate sette installazioni ludiche che portano a scoprire come l’energia sia prodotta e consumata oltre a far riflettere sull’Acqua, sul Fuoco, sulla Terra e sul Sole. Inoltre ci sono  20 pannelli che illustrano, in maniera semplice ma esaustiva, a cosa serve l’energia, quanta se ne consuma, come essa viene prodotta e come è possibile farlo in modo sostenibile da fonti rinnovabili per poi soffermarsi sul suo uso e risparmio.

Si cammina per poco più di un’ora con un dislivello positivo di 100 metri. Alla partenza del sentiero si può lasciare l’auto in un parcheggio a pagamento 

Il Rifugio Magià e l’Osservatorio Astronomico di Saint-Barthélemy  

La curiosità dei più piccoli va continuamente alimentata anche con spunti differenti. Come accade nel caso della gita al Rifugio Magià (2007 m) nella valle di Saint-Barthélemy. Ci si mette in cammino dall’abitato di Porliod (1882 m) seguendo il segnavia 14. Il percorso ricalca la strada poderale (chiusa al traffico privato) e si arriva a destinazione in circa due ore. Al ritorno da non perdere la visita, con prenotazione obbligatoria, all’Osservatorio Astronomico di Saint-Barthélemy con il Laboratorio Eliofisico per l’osservazione di gruppo del Sole, la Terrazza Didattica dove attualmente sono montati sei telescopi da 25 cm di apertura per le osservazioni notturne e il Teatro delle stelle per l’osservazione del cielo a occhio nudo con l’utilizzo di speciali puntatori laser. Da segnalare anche il rinnovato Planetario di Lignan, dotato di un sistema di proiezione digitale 4K di ultima generazione con sorgenti di luce laser al fosforo.

Al Rifugio Prarayer

Si sviluppa quasi interamente in piano il percorso che dalla diga del lago artificiale di Place Moulin arriva al rifugio Prarayer. Il tracciato segue interamente la strada sterrata chiusa al traffico che costeggia il grande invaso, famoso per il colore verde giada delle sue acque. Percorribile fino al mese di ottobre e adatto anche per i passeggini, il tracciato misura 4,5 km e si completa in poco più di un’ora.

La diga di Place Moulin è raggiungibile in auto dal paese di Bionaz, poi basta seguire i segnavia 9 e 10 fino al rifugio (2005 m), collocato in posizione panoramica tra i pascoli di un antico alpeggio. Aperto fino all’1 novembre. 

Facile salita al Lago d’Arpy

Adatta ai baby escursionisti anche l’escursione che dal Colle San Carlo, poco distante da La Thuile, porta al Lago d’Arpy (2071 m) superando 228 metri di dislivello in poco più di 3 chilometri. Si segue il segnavia numero 15 partendo di fronte all’Hotel Genzianella al Colle di San Carlo. Il sentiero si sviluppa all’interno di un bosco di abeti e larici fino al lago, contornato da comode praterie e sovrastato da vette imponenti. Il percorso richiede due ore (a/r).

Poco distante dal punto di partenza si trova il belvedere della Tête d’Arpy, che permette di ammirare in tutta la sua grandezza la catena del Monte Bianco e la sottostante Valdigne.

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