La maggioranza degli italiani non si è mai interessata alla natura e alla fauna. Quattro anni fa però, tra la primavera e l’estate del 2020, le immagini dell’orsa Amarena e dei suoi quattro orsacchiotti hanno commosso milioni di persone, e ancor di più gli appassionati che sono saliti a Villalago per vedere quel miracolo di natura da vicino. L’epilogo della storia, come sappiamo, è stato triste. Uno dei cuccioli, Juan Carrito, è stato ucciso da un’auto, la madre è stata ammazzata a fucilate dopo essere entrata in un pollaio. Restano vivi e liberi tre orsi di quella cucciolata, ormai adulti, più i due che Amarena ha partorito nel 2022.
Paolo Forconi, zoologo e documentarista marchigiano che vive da anni a Pescasseroli, racconta questa storia con immagini splendide e montate in maniera commovente. Vediamo i cuccioli sugli alberi di ciliegie, con la gente sullo sfondo, poi ci immergiamo in una natura autentica, dove orsi e lupi si sfidano per il cibo. Alla fine arriva l’uomo, e scatta il dramma. Ma la speranza per l’orso c’è ancora.
Siamo l’animale dominante che detta legge, ma non capisce che la legge più importante in natura è il rispetto della natura.