Itinerari

Nasce Presanella Epic Trail: 63 chilometri da percorrere in cinque giorni al cospetto della Regina del Trentino

Il circuito predisposto in occasione dei 160 anni della prima salita della Presanella. Tappe non troppo lunghe ma due ferrate, l’alta quota e passaggi esposti ne fanno un itinerario per esperti

Douglas William Freshfield, M. Beachcroft, I.D, Walker Francois Devouassoud e Bortolo Delpero, toccavano per primi la cima della Presanella, a quota 3.557 m, il 27 agosto 1864 (ma c’è chi dice il 24). 160 anni dopo la conquista gli abitanti di Vermiglio, in Alta Val di Sole, rendono omaggio all’impresa e alla “loro” montagna organizzando il Presanella Epic Trail, un circuito che nella sua interezza è riservato a escursionisti esperti e realizzato collegando tra loro diversi sentieri già esistenti.

Il percorso è estremamente variegato, si snoda lungo 63 km con 4.700 metri di dislivello positivo e prevede l’utilizzo di impianti di risalita, che in alcuni casi agevolano i passaggi di quota senza tuttavia togliere il senso di conquista di ciascuna tappa. Complessivamente è un trail che richiede un buon allenamento e prevede anche due vie ferrate: il famoso Sentiero dei fiori e il meno conosciuto, ma altrettanto suggestivo, Sentiero degli Austriaci. Presanella Epic Trail si snoda all’interno del Parco Adamello Brenta e del Parco dell’Adamello e si addentra nel regno delle marmotte, dell’aquila e degli stambecchi, ma anche nei luoghi  teatro della Guerra bianca. Insomma, è un’esperienza per i più preparati che entreranno in contatto con un ambiente selvaggio ed evocativo. 

“Da tempo avevamo in mente di riunire i trekking più belli che si trovano tra Vermiglio e il Passo Tonale,  spiega Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale e sindaco di Vrmiglio, “e finalmente siamo riusciti a dare forma ad un vero progetto, una proposta di vacanza estiva in grado di attirare una clientela sportiva che cerca itinerari nuovi. Presanella Epic Trail è una proposta molto interessante perché riunisce più aspetti, quello naturalistico, storico, faunistico, alpinistico, e in cinque giorni propone sempre qualcosa di diverso e appagante”. Il trail può essere percorso in autonomia oppure rivolgendosi alle Guide alpine per l’accompagnamento, le tracce gpx sono disponibili sul sito pontedilegnotonale.com 

Attenzione, però: la grande quantità di neve presente in quota rende al momento inagibile il Sentiero dei Fiori, quindi fino a nuove indicazioni il circuito può essere percorso solo parzialmente. Un po’ di pazienza, quindi.

TAPPA 1: da Vermiglio al Rifugio Denza 

Lunghezza: 8,5 km
Dislivello: + 1.120 m
Durata: 4.10 ore

Si parte dai laghetti di San Leonardo a Vermiglio. Si sale dal sentiero denominato “de la scalacia” che porta ai 2.298 metri di quota del rifugio CAI dedicato alla memoria di Francesco Denza, dove è possibile pernottare. Accanto al rifugio si trova una chiesetta che è stata realizzata con i resti delle baracche di guerra austriache e, poco distante, un laghetto nel quale si rispecchia la cima Presanella che con i suoi 3.558 metri è la più alta tra le vette interamente in territorio trentino e per questo motivo è considerata la Regina del Trentino. 

TAPPA 2: dal rifugio Denza al Ghiacciaio Presena  

Lunghezza: 13,5 km
Dislivello: + 1.380 m, – 1.101 m
Durata: 7 ore

Dopo una prima parte in salita su pietraia fino al Passo dei Pozzi, la tappa prevede una lunga discesa verso il Velon e poi una risalita verso l’alveo Presena (il noto fuori pista Cantiere dei mesi invernali), per arrivare ai 2.585 metri di quota di Passo Paradiso. La cabinovia Presena, in funzione da metà giugno a metà settembre, permette di raggiungere comodamente il rifugio Capanna Presena dove è possibile pernottare. Il ghiacciaio nei mesi estivi è protetto sotto i teli geotessili che lo riparano dal sole. Tutto intorno il paesaggio è estremamente roccioso, quasi lunare.

TAPPA 3: dal Ghiacciaio Presena al Passo Tonale lungo il Sentiero dei Fiori 

Lunghezza: 5,1 km
Dislivello: +390 m, – 800 m
Durata: 5 ore

La terza tappa inizia con la salita in cabinovia fino ai 3.000 m di Passo Presena. Da qui il trail porta prima al Passo di Lago Scuro, dove si trovano un villaggio militare della Guerra bianca ed una chiesetta adibiti a museo, poi alla Capanna Amici di Lagoscuro. Non è difficile incontrare gli stambecchi che popolano queste montagne. Proseguendo si trova il Sentiero dei fiori con le due passerelle sospese nel vuoto, ricostruite nello stesso punto dove c’erano quelle utilizzate dai soldati durante la guerra. Questa è una delle vie ferrate più famose di tutto l’arco alpino, di grande interesse storico-naturalistico. A questo punto si scende a Passo Paradiso e da qui, in cabinovia, al Passo Tonale dove è possibile pernottare in hotel.

TAPPA 4: dal Passo Tonale al Bait di Mezzolo 

Lunghezza: 13,2 km
Dislivello: +630 m, -1.445 m
Durata: 5.30 ore

Ci si porta facilmente in quota grazie alle due seggiovie Valbiolo e Contrabbandieri che attraversano gli ampi prati, regno delle marmotte. Si raggiunge il Sentiero degli Austriaci, una via ferrata che, ripercorrendo i camminamenti austro-ungarici, conduce al Torrione d’Albiolo. Accedendo al Torrione si possono ammirare numerosi reperti bellici: gradinate in calcestruzzo, piazzole d’artiglieria, gallerie di collegamento e tracce della stazione d’arrivo di una teleferica. Da qui, percorrendo uno spettacolare sentiero in cresta, si prosegue verso alcune postazioni militari della Prima guerra mondiale che si trovano all’interno di un bosco: forte Zaccarana e le Caserme di Strino. La tappa si conclude al Bait di Mezzolo, un bivacco immerso nel bosco dove è possibile trascorrere la notte. 

TAPPA 5: dal  Bait di Mezzolo a Vermiglio 

Lunghezza: 22,7 km
Dislivello: +1.180 m, -1.840 m
Durata: 8.15 ore  

L’ultima tappa è particolarmente lunga ma priva di difficoltà tecniche e si mantiene sempre al di sotto dei 2.000 metri di quota. Il trail tocca i caratteristici alpeggi di Verniana e Saviana e Malga Boai, situati in una posizione panoramica e soleggiata, proprio di fronte alla Presanella, che con il suo inconfondibile profilo domina l’abitato di Vermiglio. Ci si abbassa di quota arrivando alla frazione di Cortina, si attraversa la strada statale e si passa sulla sponda opposta per risalire la valle di Barco e arrivare al lago omonimo, uno splendido specchio d’acqua posto a 1.908 metri di quota, dove vi è anche la possibilità di sostare presso il nuovo bivacco che sarà inaugurato il 7 luglio. Da qui, si rientra a Vermiglio.

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