27-07-2005 Sembrava cosa fatta. I lavori erano già avviati e l’impianto avrebbe dovuto entrare in funzione il prossimo dicembre, con l’apertura della stagione invernale. Invece è saltato tutto. La funivia della Cresta Rossa del Monte Rosa non si farà più. Motivi tecnici e ambientali, ha detto la Conferenza dei servizi del Piemonte che ha negato le necessarie autorizzazioni al completamento dell’opera.
Insomma i nuovi amministratori, anche sul versante piemontese targato centrosinistra, paventano un tiro mancino da parte dei loro predecessori.
Ma quali sono i problemi tecnici che avrebbero portato alla bocciatura dell’impianto? Stando alla relazione della Conferenza dei servizi, la nuova funivia non darebbe le adeguate garanzie di sicurezza in caso di valanghe e avrebbe un impatto ambientale tutt’altro che trascurabile.
Come una sorta di Y, la funivia della Cresta Rossa doveva essere costruita all’incrocio fra gli impianti di risalita di Gressoney ed Alagna. Avrebbe portato migliaia di turisti provenienti dalle due valli sul ghiacciao di Bors e su quello dell’Indren, andando a sostituire due vecchie sciovie ormai obsoleto. L’impianto doveva superare di 400 metri la vecchia stazione di Punta Indren, proiettando i gli appassionati in un autentico paradiso per lo sci alpino.
Ora il timore è che la fine del progetto abbia delle ripercussioni anche sulla "salute economica" del comprensorio Monterosa Ski. Monterosa Ski che è la più grande azienda valdaostana e in inverno dà lavoro a 280 dipendenti, di cui 55 alagnesi.
Piemonte e Valle D’Aosta stanno cercando soluzione alternative. Le due Regioni stanno pensando ad un accordo di programma che tenga conto dei problemi occupazionali dell’Alta Valsesia. La soluzione potrebbe venire da una ristrutturazione degli impianti già esistenti.