Itinerari

Tre grandi escursioni di skialp in Valgrisenche

La culla valdostana dello scialpinismo offre una grande varietà di itinerari ad alta quota. Ecco quelli consigliati dalla Guida alpina Roger Bovard

Il giardino dell’Eden è un luogo utopico pieno di piaceri e delizie. Tuttavia, gli manca solo un elemento per essere come la Valgrisenche. La neve. Quei minuscoli soffici cristalli di acqua ghiacciata che d’inverno trasformano la “Valgrisa” in una gemma preziosa.

Questa lunga e defilata valle laterale della Valle d’Aosta è una vera e propria terra promessa dello scialpinismo con itinerari classici e per tutti e altri selvaggi ed esigenti. Non a caso è anche il terreno di gioco di una delle gare di scialpinismo più importanti del mondo, il Tour du Rutor. Ma che voi abbiate velleità da garisti o più da sciatori della domenica, c’è di che divertirsi.

Ecco tre itinerari per tre diversi livelli consigliati dalla guida alpina Roger Bovard, che sulle nevi della Valgrisenche ha sviluppato il suo amore per la montagna.

Il Sigaro

Meta di pellegrinaggio annuale per tutti gli skialper valdostani, il Sigaro è un ottimo itinerario per scaldare le gambe a inizio stagione o per chi si sta approcciando allo scialpinismo. Il percorso costeggia la diga di Beauregard e sale dolcemente in sinistra orografica. Insomma, il versante buono per la neve polverosa. Il dislivello che supera di poco i mille metri e i pendii sempre moderati rendono questa escursione un piacevole viaggio nell’inverno alpino.

Punta Feluma

Pendenza sempre sostenute, 1600 metri di dislivello e tante possibilità di varianti in discesa. Il Feluma è un itinerario di soddisfazione a picco sull’abitato di Valgrisenche. Anche qui l’esposizione è quella giusta: pieno nord-ovest e polvere assicurata!

Si parte da un vecchio skilift ora in disuso vicino al paese e ci si inerpica subito tra boschi man mano più radi e canaloni. Qualche ripida rampa, un traverso gustoso e si è in cima, pronti per una discesa adrenalinica.

Testa del Rutor

La vetta sfiora i 3500 metri (precisamente 3486 m) e si può definire la vera regina della Valgrisenche. Dalla sua cima partono due tra i più grandi ghiacciai della Valle d’Aosta: da un lato quello del Rutor che scende verso La Thuile e dall’altro il ghiacciaio del Morion. In cima, una madonnina a vegliare sugli impavidi che decidono di affrontare il lungo itinerario che parte dalla frazione di Bonne.

Anche qui gli itinerari di salita e di discesa sono tanti, a seconda dei gusti. Il più classico è quello che passa dal Rfugio degli Angeli a 2912 metri e che poi si risale il ghiacciaio fino in vetta. Da lì, il panorama è grandioso con un’ampia vista sulla Valle d’Aosta e la sua corona di montagne imbiancate. La discesa, poi, è ancora meglio sia che si scenda di nuovo su Bonne o che si preferisca la discesa su Planaval passando sotto lo Chateau Blanc.

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