Per i rifugisti valdostani ottobre è un po’ come per gli allevatori la transumanza dagli alpeggi: si chiudono le porte, si sbarrano le finestre e si scende finalmente a valle a godersi il riposo dopo la stagione estiva. Data la quota mediamente molto elevata dei rifugi, sono pochissimi quelli che decidono di rimanere aperti anche in autunno, con le temperature che si abbassano e la neve che inizia ad avvicinarsi. Tuttavia, qualcuno c’è, come succede in Trentino e in Lombardia. Vale sempre il suggerimento di verificare l’effettiva apertura prima di mettersi in cammino.
Rifugio Alpenzu Grande
1779 m – Gressoney Saint Jean
La località di Alpenzu è una vera meraviglia. Gli storici insegnano che questo agglomerato di case in pietra a 1779 metri di quota erauno dei primissimi insediamenti del popolo walser, che nel medioevo abitò la valle del Lys. Il rifugio non è altro che il recupero di uno di questi antichi edifici e da circa una trentina d’anni offre ristoro ai viandanti delle montagne. Per arrivarci si percorre un ampio sentieri tra larici secolari e cascate. Da qui, volendo, si può proseguire sui sentieri dell’Alta Via numero 1 fino al col Pinter che si affaccia sulla val d’Ayas. Si raggiunge in circa 1 ora di cammino dal parcheggio poco prima di Gressoney-la-Trinitè sulla strada di fondovalle. Aperto il 19, 20 , 25, 26, 27 ottobre.
Rifugio Alpe Bonze
1860 m – Donnas
Paolo e Mosé gestiscono con entusiasmo questo piccolo rifugio alpino da poco più di un anno. Per andare a trovarli si risale il vallone di Fer, a monte dell’abitato di Donnas. Seicento metri di dislivello tra alpeggi ora in letargo e scorci sul gruppo del Rosa. Una bella escursione proprio alle porte della Valle d’Aosta, raggiungibile comodamente anche da Quincinetto. Il rifugio è recente (del 2014) e nel corso della stagione estiva ospita mostre d’arte e concerti. Da qui si possono raggiungere varie cime poco sopra i 2000 metri come la cima Bonze, la Battaglia o il Monte Bo. Aperto fino al 13 ottobre.
Rifugio Barma
2060 m – Valle del Lys
Il Rifugio Barma sorge nel cuore della Riserva Naturale del Mont Mars, un’area protetta ideale da visitare in autunno per i suoi forti contrasti cromatici. Il rifugio è di recente costruzione e sorge proprio sulle pendici del massiccio del Mont Mars (2600 m). La struttura si affaccia sui laghi della Barma e offre pane e dolci fatti in casa, cucina di qualità elevata e un’ampissima scelta di vini. Per raggiungerlo si parte da Pian Coumarial (1440 m) dapprima seguendo una poderale e poi un sentiero quasi interamente lastricato. Salendo si possono ammirare diversi laghi: il Vargno, il lago Lungo e infine i due laghi Barma.
Per chi ha voglia di continuare ancora per un tratto, in breve si può raggiungere il colle della Barma (2256 m) spartiacque tra Valle d’Aosta e Piemonte. Aperto tutti i weekend fino al 27 ottobre.
Rifugio Champillon Adolphe Letey
2465 m – Valpelline
Il sentiero per il rifugio Champillon parte dalla chiesetta di Ollomont in Valpelline. Tra pascoli e praterie si arriva al rifugio intitolato ad Adolphe Letey. Sindaco di Doues per quasi 40 anni, si distinse per il suo continuo impegno a investire nel turismo in piccole realtà montane. Lo Champillon regala una vista impagabile sul Gran Combin ma anche tanti confort d’alta quota: sauna, tappetini per fare yoga, una yurta per rilassarsi e pranzi e cene di qualità. Il rifugio è anche punto tappa del Tor des Géants e per chi volesse seguire le orme dei giganti ancora per un tratto, può salire fino al Col Champillon (2708 m). Aperto dal venerdì alla domenica del mese di ottobre.
Rifugio Torino
3375 m – Monte Bianco
Tutti i grandi alpinisti prima o poi passano di qua. Roccaforte dell’alpinismo sul Monte Bianco, è il punto di partenza di tantissime salite classiche, dal Dente del Gigante alla cresta ovest delle Jorasses. Tuttavia, anche senza essere alpinisti, una notte al Torino regala scenari incredibili e un tramonto e un’alba da custodire tra i ricordi più preziosi. Il rifugio, si raggiunge con la funivia Skyway. Per i puristi del by fair means, c’è la possibilità di andare a piedi, ma sono 2mila metri D+ praticamente verticali, con la funivia che vi passa sopra la testa prendendosi gioco di voi.
Dal Torino, c’è la possibilità di realizzare delle piccole attraversate sul ghiacciaio, in compagnia di una guida alpina per chi non ha l’esperienza necessaria. In poco tempo si può raggiungere la Combe Maudite, ad esempio, o affacciarsi sulla celebre Mer de Glace.
L’apertura del rifugio segue quella di Skyway e nel mese di ottobre è aperto tutti i giorni.
Rifugio Prarayer
2005 m – Valpelline
La diga di Place Moulin è un imponente sbarramento di 155 metri, uno dei più grandi in Europa. L’invaso ha creato il bellissimo lago di Prarayer, stretto tra le montagne dell’alta valle di Bionaz. Il sentiero per raggiungere il rifugio Prarayer parte proprio dalla diga e costeggia tutta la sponda in destra orografica del lago. L’itinerario sempre dolce e senza difficoltà, regala contrasti autunnali incredibili: la superficie del lago celeste contro i larici infiammati. Il rifugio, un massiccio edificio in pietra, sorge in un ampio pianoro. Proseguendo per circa venti/trenta minuti sul sentiero dopo il rifugio si giunge alla Brenva Foula di Gorzé, un larice secolare di 500 anni e 522 cm di circonferenza. Aperto fino al primo novembre.