Ascolta adesso il podcast Il Mistero dell’Everest
Il mistero più noto della storia dell’alpinismo risale a cento anni fa. All’alba dell’8 giugno 1924 due alpinisti britannici, George Mallory e Andrew Irvine, hanno lasciato una piccola tenda ancorata alla roccia e al ghiaccio dell’Everest, e hanno tentato di raggiungere gli 8848 metri della cima. Qualche ora dopo sono stati avvistati dal basso dai compagni, poi sono scomparsi per sempre.
Per i loro compagni di avventura, è stato subito chiaro che Mallory e Irvine avevano perso la vita. Anche se non si era verificato un incidente mortale, l’abbigliamento e i rudimentali respiratori a ossigeno dell’epoca non avrebbero permesso a quei due coraggiosi di sopravvivere a una notte all’addiaccio a quella quota. Restava un dubbio fondamentale, però. Prima di morire sull’Everest, Irvine e Mallory hanno raggiunto la cima?
Gli alpinisti e gli storici, da allora, si sono chiesti con libri, documentari, articoli di giornale e dibattiti cosa sia successo davvero nel 1924, e se quei due uomini siano riusciti a calcare la neve della cima dell’Everest.

Nel 1999, settantacinque anni dopo la tragedia, il corpo mummificato di Mallory è stato ritrovato sui pendii del versante dell’Everest, ma nessun indizio ha permesso di sapere con certezza se la vetta sia stata raggiunta o meno. I resti di Irvine giacciono ancora lassù, insieme alla piccola macchina fotografica che potrebbe contenere la risposta al mistero.
Il mistero dell’Everest è ora un podcast
Il mistero dell’Everest, un podcast in quattro puntate scritto e raccontato da Stefano Ardito, giornalista e storico dell’alpinismo, racconta questa vicenda di un secolo fa. È l’occasione per parlare della cima più alta della Terra, degli uomini e delle donne che l’hanno esplorata un secolo fa e di quelli che l’affrontano oggi, delle trasformazioni dell’Himalaya e dei popoli che vivono ai loro piedi.
Il podcast di Montagna.tv “Il Mistero dell’Everest” è disponibile su Spotify, Apple podcasts, Spreaker.
Contribuiscono a raccontare e a rendere appassionante questa storia Nives Meroi, la prima alpinista italiana a salire tutte le 14 vette della Terra che superano gli 8000 metri di quota, e la guida alpina valdostana Hervé Barmasse, autore di importanti ascensioni sulle grandi cime delle Alpi, della Patagonia e dell’Asia.
Ci aiutano a capire i problemi legati all’“aria sottile” degli 8000 metri, e la tecnologia ideata per risolverli, la pneumologa Annalisa Cogo, esperta dell’adattamento del corpo umano all’alta quota, e la guida alpina Giampietro Verza, un esperto di tecnologia ad alta quota che ha lavorato a lungo alla “Piramide”, il laboratorio scientifico italiano che si trova a 5000 metri, ai piedi del versante nepalese dell’Everest.
Narrare la vicenda di Mallory e Irvine permette a Stefano Ardito e ai suoi interlocutori di raccontare altre storie affascinanti che ruotano intorno alla montagna più alta della Terra. Nelle quattro puntate del podcast si parla infatti della scoperta e della misurazione a distanza dell’Everest, delle prime spedizioni che l’hanno esplorato, dei primi tentativi di raggiungere la cima.
Parliamo anche dell’evoluzione dell’abbigliamento e dei materiali, compresi i respiratori a ossigeno, della trasformazione di Kathmandu, di Darjeeling e delle altre città ai piedi dell’Himalaya, del faticoso trekking che conduce ai piedi del versante nepalese della montagna. Hanno un ruolo importante nel racconto gli Sherpa, i montanari che vivono ai piedi dell’Everest, che in cent’anni si sono trasformati da portatori in guide capaci di accompagnare sulla cima centinaia di alpinisti-clienti ogni anno.
In altri momenti, l’autore e i suoi interlocutori si interrogano sul senso profondo della sfida alle grandi montagne della Terra. Grazie alle parole di Nives Meroi, capiamo che il viaggio verso il cuore dell’Asia è altrettanto importante della parte alpinistica delle spedizioni, e consente di avvicinarsi a popoli diversi da noi per fede, fisionomia, tradizioni e cultura, con i quali condividiamo il pianeta.
Accompagnano il nostro racconto brani delle lettere che Mallory e sua moglie Ruth si scambiano in quei mesi di lontananza. Sappiamo che George, in una tasca della giacca, tiene una fotografia della donna che ama, e che la vuole lasciare nel punto più alto della Terra. Ci è riuscito? Il mistero dell’Everest c’è ancora, e continua ad appassionarci anche cento anni dopo.
Il podcast di Montagna.tv “Il Mistero dell’Everest” è disponibile su Spotify, Apple podcasts, Spreaker.
Ben realizzato e ascolto molto piacevole
Bravi! Spero in altre iniziative, podcast, inerenti “grandi storie”
Ben realizzato e ascolto molto piacevole
Bravi! Spero in altre iniziative, podcast, inerenti “grandi storie”
Molto interessante, iniziativa davvero lodevole. Speriamo in molte nuove puntate per il prossimo futuro. Una domanda tecnica: è previsto l’upload anche su Google Podcast? Grazie.
Cari amici di Montagna.tv, questo podcast è una bellissima perla, spero che ce ne siano altri a breve, brevissimo !!!
Grazie mille !