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“Forza maggiore”, una storia di valanghe, istinti ed egoismo

Le valanghe rientrano nella categoria degli eventi imprevedibili dell’ambiente montano, dove per imprevedibile si intende la impossibilità di prevedere il momento esatto in cui esse si verificheranno. A meno che non siano indotte, le cosiddette valanghe controllate. Di fronte a una valanga naturale o artificiale, siamo portati a reagire in maniera differente? Riusciamo a fidarci a sufficienza delle competenze umane in materia o siamo portati per istinto alla fuga? La pellicola che oggi vi consigliamo “Forza maggiore” (Svezia, 2014, 118′) è un film drammatico che spinge a ragionare sulle imprevedibili reazioni umane in caso di pericolo, e su quanto l’istinto ci porti ad essere talvolta egoisti.

Il lungometraggio, che vede alla regia lo svedese Ruben Östlund, è stato particolarmente apprezzato dal pubblico e dalla critica. Premiato al Festival di Cannes (Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard 2014) ha ottenuto molteplici nomination ai Golden Globe, ai BAFTA e agli European Film Awards. Disponibile su Prime Video.

Sinossi

Una famiglia svedese – Tomas, sua moglie Ebba e i loro due bambini – è in vacanza per una settimana sugli sci  nelle Alpi francesi. Il tempo è perfetto, così come i candidi pendii, ma nel corso di un pranzo sulla terrazza dell’albergo in cui sono ospitati, assistono al distacco di una valanga controllata. La nube bianca sembra dirigersi esattamente verso di loro. La gente fugge terrorizzata mentre Ebba e i figli restano paralizzati dal panico. Tra coloro che scelgono la fuga vi è Tomas, il capofamiglia, che abbandona così moglie e figli sulla terrazza. Una scelta che sconvolgerà l’equilibrio matrimoniale, lo obbligherà a fare i conti con se stesso e a lottare per riconquistare il suo ruolo di padre e marito.

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