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Furto alla sezione del CAI di Amatrice. “Spregevole e ignominioso atto di sciacallaggio”

Un decespugliatore, due motoseghe e una stufa a pellet, questo è quanto è stato rubato da uno dei container di rimessaggio materiali della Sezione del CAI di Amatrice situato in una zona recintata molto frequentata, adiacente al Punto di Assistenza Socio-Sanitaria, all’interno del più grande cantiere della ricostruzione di Amatrice di proprietà della Curia.

Un’azione, spiegano dal Club alpino, che con tutta probabilità è stata messa in atto da più persone ed è stata ben pianificata data la pesantezza e l’ingombro dei beni sottratti che hanno richiesto l’impiego di un mezzo adeguato al trasporto.

Un furto ignobile e vergognoso, perpetrato ai danni di una sezione che ha sempre lavorato sul territorio e per il territorio, permettendo ai tanti che frequentano i Monti della Laga di percorrere in sicurezza la rete dei sentieri. A prescindere dal danno economico, comunque ingente, questo gesto comporterà inevitabili ricadute sulla attività di manutenzione di alcuni percorsi che sarebbe ripresa a breve” spiegano dal Cai. “La stufa a pellet, donata come segno di amicizia dopo il sisma da un’altra Sezione del CAI, era in attesa di essere utilizzata in una delle capanne sociali della Sezione, situata lungo uno dei sentieri di media quota“.

Uno spregevole e ignominioso atto di sciacallaggio sul nostro territorio perpetrato ai danni di una associazione che da molti anni ha a cuore il proprio paese e la natura che lo circonda” sono le parole del presidente della Sezione CAI di Amatrice Marco Salvetta il quale ha provveduto immediatamente a denunciare l’accaduto alle autorità competenti.

Purtroppo, le conseguenze del furto si ripercuoteranno anche sulla comunità degli escursionisti e sull’intera comunità locale che dal turismo e dall’escursionismo trae innegabili benefici.

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