Matteo Della Bordella si è sempre distinto per stile e qualità del suo alpinismo. Dall’avvicinamento alle montagne affrontando lunghe pagaiate in canoa, all’atteggiamento in parete, sempre rispettoso della roccia e dell’ambiente. Un modo di fare minimalista, che rispecchia la filosofia dello stile alpino, ma non solo. Rispettare la natura non è una comportamento da mettere in pratica solo durante le scalate più estreme, e questo Matteo lo sa bene. Per questo ha accettato di buon grado l’invito dell’amico Massimo Faletti, guida alpina e istruttore nazionale delle guide alpine, a realizzare un progetto attraverso cui “ridare qualcosa all’ambiente”.

L’obiettivo è semplice: climb and clean, scalare e pulire. Dieci giorni in falesia tra Trentino e Sicilia con la voglia di lanciare un messaggio. “Non vogliamo insegnare nulla” precisano i due. “Gli appassionati di montagna sono molto attenti verso la tutela dell’ambiente. Speriamo invece di poter essere uno sprone a incentivare questi comportamenti positivi”. Dal riportare a casa i propri rifiuti, al raccogliere ciò che si incontra lungo il cammino lasciando il territorio in una condizione migliore di come lo si è trovato.
Da nord a sud
Da Trento alla Sicilia in un’ideale abbraccio all’Italia intera, è questo il Leitmotiv di questa edizione zero che avrebbe voluto essere aperta a quante più persone, ma che ovviamente deve fare i conti con il difficile momento che stiamo vivendo.
Dopo alcuni giorni sulle falesie trentine i due alpinisti si sposteranno verso la Sicilia, utilizzando il treno, nel rispetto della filosofia sostenibile del progetto. Raggiunta l’isola vi trascorreranno una settimana, pulendo e arrampicando tra San Vito Lo Capo e Buccheri. Tutti gli spostamenti da una falesia all’altra saranno effettuati grazie a un’auto elettrica. “Crediamo nella forza di questa iniziativa, e crediamo che un mondo migliore sia possibile solo se l’uomo agisce in sintonia con la natura. Per questo abbiamo deciso di metterci in gioco con questo nuovo progetto”.