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Webcam “oscurata” sull’accesso agli impianti. Cervinia risponde alle accuse: “No intenti fraudolenti”

Sta destando scalpore la notizia di una webcam puntata sul piazzale degli impianti sciistici di Plain Maison, a Cervinia, “oscurata” nella giornata di martedì 8 dicembre mediante “pixellatura” delle immagini. A evidenziare l’anomalia della trasmissione video nella giornata dell’Immacolata è stata in prima battuta il quotidiano La Stampa, con un titolo che non lascia spazio al dubbio “Così Cervinia prova a nascondere gli sciatori”.

A portare il quotidiano ad avanzare una ipotesi destinata a sollevare polemiche è la particolarità della pixellatura sopra citata. Non è l’intera immagine della webcam ad essere risultata oscurata ma solo ed esclusivamente l’area di accesso alla seggiovia. Ovvero il fulcro delle potenziali code.

Il rimbalzo immediato della notizia tra quotidiani e social ha portato il gestore degli impianti, la Cervino Spa, a respingere prontamente le accuse, affermando che si sia trattato semplicemente di una webcam danneggiata dal maltempo. “Non so di cosa stiate parlando”, ha dichiarato in un primo momento a La Stampa il presidente e amministratore Matteo Zanetti, indicando il vento come una possibile causa di danno. E arrivando ad accusare i giornalisti di “tentativi di strumentalizzazione”.

La Stampa ha evidenziato che il 3 dicembre la medesima webcam non mostrasse difetti di funzionamento e inquadrasse, in quel medesimo punto “oscurato”, delle file di sciatori decisamente assembrati. “Non risulta alcun assembramento – la replica netta – . Stiamo controllando in maniera maniacale tutto il comprensorio e siamo sicuri. Se c’era gente alla partenza della seggiovia erano atleti“.

La replica di Cervino SPA

Il danno è sembrato risolversi già nella giornata di ieri e attualmente il piazzale si vede in tutta la sua interezza. I dubbi e le reazioni di sdegno, soprattutto legati al fatto che l’inconveniente si sia verificato in un giorno festivo e dunque a maggior rischio di afflusso di appassionati sulle piste, si sono però espanse con altrettanta rapidità. Per tale ragione, la Cervino Spa ha ritenuto opportuno diffondere un comunicato ufficiale di chiarimento che vi riportiamo di seguito.

“A seguito di quanto apparso su La Stampa desideriamo con la presente replicare e fornire il punto di vista della società Cervino S.p.A. Innanzitutto e a titolo puramente di precisazione, la prima foto pubblicata in ordine temporale ritrae la partenza della seggiovia Plan Maison in data 03.12.2020. In quella data abbiamo dovuto fronteggiare un ritardo nell’apertura della seggiovia Fornet a causa delle condizioni meteorologiche non propriamente favorevoli. Tuttavia grazie allo scaglionamento nelle risalite organizzato a valle, ovvero da Breuil-Cervinia, la situazione si è normalizzata in poco meno di 30 minuti. Si segnala ad ogni modo che trattasi di attesa avvenuta all’aperto e con la clientela munita di DPI.

Per quanto attiene invece alla Webcam Panomax Cervino-Matterhorn è d’obbligo una premessa. Tale telecamera è stata montata in autunno nella posizione vista sui giornali (su un traliccio dello skilift La Vieille), in quanto il suo posizionamento precedente la esponeva a un elevato rischio fulmini che determinava costanti e costosi interventi di manutenzione. Tuttavia, dalla metà di novembre è emerso che anche il nuovo posizionamento non poteva dirsi definitivo in quanto le vibrazioni dello skilift in movimento causavano il malfunzionamento della telecamera.

Pertanto dopo una nuova analisi si era deciso che in vista della futura e sperata apertura degli impianti la webcam andava riposizionata sul tetto dello Chalet che ospita il controllore del medesimo impianto. Tale soluzione richiedeva però un lavoro di oscuramento di parte delle immagini, in quanto la privacy da una parte e il rispetto dello statuto dei lavoratori dall’altra ci impongono di non rendere riconoscibili le persone e di non monitorare chi lavora per Cervino SpA nell’adempimento dei suoi doveri.

Alla luce di tutto quanto elencato sopra, deciso che lo spostamento si sarebbe effettuato nella settimana corrente in base alle disponibilità dei dipendenti che dovevano occuparsene, in data 5 dicembre si è proceduto ad alcuni test di offuscamento. Erroneamente alla fine del lavoro di test il sistema non è stato ripristinato in modalità base, anche perché in data 8 dicembre era previsto ad ogni modo lo spostamento, così come poi è avvenuto.  Certamente questo è un errore interno alla società, che tuttavia è probabilmente da imputare in particolare al concitamento di queste giornate.

A dimostrazione della mancanza di intenti fraudolenti da parte della società vi è il fatto che la Panomax registra le immagini e non è stato in nessun modo alterato il contenuto della giornata “incriminata” del 3 dicembre. Inoltre Cervino dispone di un’altra webcam posizionata in zona limitrofa.

Concludiamo segnalando che ogni giorno i nostri uffici provvedono a comunicare e ribadire alla clientela le norme da seguire, anche in caso di eventuali code che dovessero formarsi per guasti. Tutti gli sci club dispongono di un vademecum di comportamento e così i nostri dipendenti, che vanno sicuramente sensibilizzati in maniera ancora più convinta e profonda su quelli che sono i loro compiti vista la situazione attuale. Ci sarà ancora da lavorare nella responsabilità dei singoli di fronte a questi momenti. Certamente Cervino S.p.A. si impegna al meglio ogni giorno per garantire la possibilità a coloro ai quali la legge lo consente, di allenarsi”.

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