Accade in Molise, dove chiude la famosa falesia della Morgia Quadra a Frosolone, che attira ogni anno migliaia di appassionati da tutta Italia. La comunicazione è arrivata improvvisa da parte del sindaco di Frosolone, Felice Ianiro, che il 18 agosto ha emesso un’ordinanza con cui vieta qualunque attività di arrampicata sportiva sulle pareti che si innalzano al Colle dell’Orso. Una decisione strana, dettata forse dall’incidente accaduto una decina di giorni fa che ha visto coinvolto un arrampicatore 66enne. Secondo la ricostruzione avrebbe perso la presa precipitando per una decina di metri, riportando gravi traumi.

Da qui la decisione che La Morgia Quadra “potrà continuare a essere destinata ad attività sportive/agonistiche di arrampicate in Falesia, sempreché l’esercizio delle medesime sia praticato in sicurezza e nel rispetto dei vincoli ambientali che gravano sul sito”. Per poter attuare quanto riportato, spiega una nota dell’area tecnica del Comune di Frosolone, “è necessario conferire dapprima incarico professionale a tecnici esperti in materia ambientale e tecnica attinente all’attività sportiva in epigrafe descritta, redigere poi la relativa progettazione definitiva per l’acquisizione dei necessari pareri e autorizzazioni resi dagli Enti sovracomunali, al fine di proporre all’amministrazione comunale un’ipotesi tecnico-contabile per la fruizione dell’area, munendola dei servizi primari”.
La reazione dei climber
“Parliamo di un sito d’arrampicata che conta 500 vie chiodate da appassionati che hanno finanziato tutto il lavoro di tasca loro” ci racconta Pietro Radassao, noto scalatore della zona. “Nessuna istituzione, né il comune, ha mai contribuito allo sviluppo della falesia”. Inoltre “nessun climber è stato contattato, nessuno è stato avvisato. Ho un amico che ha ancora tutto il materiale in falesia perché stava chiodando, rischia una multa se va a recuperarlo. Al momento appare tutto incerto”.
Poi c’è quella questione della “successiva gestione remunerativa” apparsa in un post Facebook sulla pagina del sindaco di Frosolone, successivamente rimosso. “Sono anni che c’è questa idea di guadagnare attorno alla frequentata falesia. Già le passate amministrazioni immaginavano di porre la falesia a pagamento”. Secondo Radassao la cosa non potrà funzionare perché “i climbers non pagano per scalare, sarebbe la prima falesia d’Italia in cui accadrebbe una cosa del genere. Non si paga sul Monte Bianco, in Verdon, a Yosemite, ma a Frosolone si, in cambio di parcheggio e bagni”. I pareri della comunità degli arrampicatori comparsi sui social sembrano dare ragione al ragazzo molisano. “Siamo rimasti straniti da questa decisione, ora ci stiamo confrontando per capire come agire”.