Un Mountain and Chill che richiede grande concentrazione quello che vi sottoponiamo questa settimana. “Riafn” (30’, 2019) è difatti un documentario in cui a parlare sono sguardi e suoni. Un viaggio alla scoperta del paesaggio delle Alpi e della vita di contadini e pastori.
Una esplorazione tra canti, richiami al gregge, suoni della natura, dall’Alto Adige orientale al Piemonte, e ancora in Francia e Svizzera. Ogni angolo alpino con il proprio idioma, le proprie tradizioni, canzoni, come tante pennellate di colori diversi su una sola tela.
Un film musicale che mescola arte e realismo, presentato in anteprima nazionale nell’edizione 2019 del Trento Film Festival, premiato con la Genziana d’argento per il Miglior contributo tecnico – artistico.
“Una meravigliosamente ritmata raccolta di canzoni, suoni e richiami – si legge nella motivazione della giuria – che i pastori delle montagne usano per comunicare tra loro e con i loro animali. Considerato il tema, la colonna sonora di questo film è fondamentale. Il suono e il montaggio sono eccezionali e contribuiscono enormemente al successo del film, creando l’impressione complessiva di uno spontaneo concerto di montagna”.
Merito della pellicola va al regista Hannes Lang, che le Alpi le conosce bene. Nato a Bressanone nel 1981, Lang ha lavorato come assistente alla produzione in Italia per poi iscriversi all’Academy of Media Arts di Colonia. Qui si è specializzato nel documentario di creazione. Il suo primo lungometraggio del 2011, “Peak”, presentato come “Riafn” al Trento Film Festival, gli è valso il Goethe Institute Documentary Film Award al festival DOK Leipzig.