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A Yellowstone c’è un geyser che erutta lattine e monetine

L’Ear Spring, uno dei geyser meno attivi del Parco di Yellowstone, situato sulla collina nell’Upper Geyser Basin, si è improvvisamente svegliato lo scorso 15 settembre, lasciando a bocca aperta i turisti presenti per caso nella zona con quella che è stata definita la più grande eruzione dal 1957. Zampilli di acqua bollente alti fino a 10 metri insieme ai quali dalla caldara sono uscite rocce ma anche numerosi detriti di natura antropica, come riporta l’US Geological Survey (USGS).

I custodi del parco hanno raccolto nell’area circostante praticamente di tutto: un blocco di cemento, lattine di alluminio, una cannuccia, bicchieri di plastica, mozziconi di sigaretta, accessori in gomma e in metallo ma anche un centinaio di monete antiche e addirittura un ciuccio degli anni ’30.

Foto Yellowstone National Park Official FB Page

Questi ultimi reperti, di certo valore storico, verranno analizzati e collocati nel museo del Parco.

Alcuni degli oggetti recuperati sarà finito accidentalmente nel geyser, molti sono stati gettati deliberatamente.

Si potrebbe pensare che lanciando qualcosa in una pozza d’acqua bollente l’oggetto sparisca” – ha affermato la guardia forestale Rebecca Roland – “ma non è così: rimane e si accumula. E in questo caso avrebbe anche potuto uccidere, come già accaduto in passato”.

L’elevato numero di oggetti classificabili come “spazzatura” ha portato il Parco a ricordare ai visitatori, tramite un post apparso sulla propria pagina Facebook, che i loro gesti abbiano conseguenze dirette sull’ambiente.

Oggetti estranei – si legge in data 25 settembre –  possono compromettere la temperatura dell’acqua del geyser. Alla prossima eruzione di Ear Spring speriamo di veder uscire solo rocce naturali e acqua. Aiutaci anche tu evitando di gettare cose al suo interno!”

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