ROMA — Sei nuove cavità carsiche sono state scoperte nel comprensorio della Comunità montana dell’Aniene, tra la catena dei Monti Simbruini e la catena dei Monti Sabini. A darne notizia è l’associazione “Speleologi Romani”, in accordo con l’associazione culturale “Hunza” di Vallinfreda, che ha condotto una ricerca sul luogo.
Tra le sei cavità la “Grotta dei briganti”. Esplorata per la prima volta nel 1965 dallo Speleo Club di Roma, la grotta è poi rimasta dimenticata fino al 2000, quando l’associazione “Hunza” riuscì ad individuarne l’esatta posizione a quota 915 metri. Una leggenda regna sulla grotta. Si narra infatti che il re franco Pipino utilizzò la cavità per nascondere i suoi soldati.
Le ricerche hanno portato anche alla scoperta di due pozzi. Il “Pozzo dell’Edera”, a 885 metri di altitudine sul versante del Colle della Cornacchia, e il “Pozzo di Catino” poco più in basso, a 875 metri di altitudine, al quale è possibile accedere attraverso uno scivolo sassoso lungo circa 10 metri.
Altra grotta scoperta è la “Grotta delle Cocciarelle”, costituita da un’apertura di un metro e mezzo di diametro e da uno scivolo di quattro metri che immette in due sale di diverse dimensioni. Che presentano stalattiti e stalagmiti. Il “Pozzo della foresta” invece, un’altra delle sei cavità carsiche scoperte, si sarebbe formato in seguito ad un cedimento del suolo.
Elisa Lonini