
Arrampicare su roccia significa scalare una parete verticale utilizzando per la progressione appigli e appoggi naturali: il movimento segue modelli motori specifici, implica conoscenza e competenza nell’uso di attrezzature alpinistiche, capacità di valutare la qualità degli appigli e degli appoggi e la conoscenza dei pericoli ambientali, mai del tutto eliminabili e quindi in una certa misura sempre possibili.
L’arrampicata sportiva outdoor si svolge principalmente in falesia, in “palestre di roccia” su cui si possono trovano itinerari attrezzati, facilmente individuabili e a disposizione degli arrampicatori. Tuttavia anche in falesia gli utilizzatori sono responsabili della propria protezione che non può mai essere demandata e pertanto devono conoscere tutte le tecniche necessarie per un utilizzo corretto delle attrezzature.
Sebbene non si possa quindi mai parlare di “piena sicurezza”, esistono azioni e buone norme che si possono seguire per gestire al meglio il rischio e quindi avere la massima protezione possibile.
Ecco allora il vademecum delle Guide alpine italiane: non vuole essere un elenco di regole, né una lista esaustiva. Si tratta invece di un insieme di consigli utili agli arrampicatori, che fanno capo tutti a un’unica vera norma generale: massima attenzione e prudenza quando si scala in ambiente.
Azioni consigliate prima di iniziare l’attività:
- 1) Controllare che l’attrezzatura sia in buono stato di conservazione, assemblata correttamente e compatibile durante l’utilizzo abbinato.
- 2) Controllare che tutte le persone coinvolte nell’attività sappiano utilizzare l’attrezzatura.
- 3) Controllare che la lunghezza della corda sia adeguata alla salita e alla discesa dell’itinerario o tiro (tecnica detta moulinette).
- 4) Controllare che il numero di rinvii rispetti quello minimo indicato dalla relazione sul singolo itinerario.
- 5) Controllare che tutti i soggetti coinvolti indossino correttamente l’imbracatura.
- 6) Controllare che tutti i soggetti coinvolti indossino correttamente il casco (consigliato).
- 7) Controllare che il nodo di collegamento fra la corda e l’imbracatura (nodo a otto) sia eseguito correttamente. Importante il controllo reciproco fra arrampicatore e addetto alla gestione del freno di assicurazione.
- 8) Controllare che il sistema di freno/corda sia installato correttamente. Importante il controllo reciproco fra arrampicatore e addetto alla gestione del freno di assicurazione.
- 9) Controllare che la corda sia posizionata su apposito telo o su terreno privo di ostacoli e che sul capo libero alla distanza di almeno 1,5 m sia presente un nodo (asola semplice).
Comportamenti consigliati durante l’attività:
- 1) L’addetto alla gestione del freno deve utilizzare il freno secondo le indicazioni del fabbricante.
- 2) L’addetto alla gestione del freno deve seguire con attenzione il compagno durante tutte le fasi della salita e della discesa. Occhio quindi alle distrazioni (come parlare con gli astanti, usare il telefonino, lasciare la corda lasca, giocare con cani o bambini).
- 3) L’addetto alla gestione del freno deve posizionarsi adeguatamente rispetto alla parete, rispettando le aree di passaggio.
- 4) L’arrampicatore dovrebbe assicurarsi a tutti gli incoraggi intermedi inserendo correttamente il rinvio nell’ancoraggio.
- 5) L’arrampicatore deve inserire correttamente la corda nel moschettone del rinvio.
- 6) L’arrampicatore deve utilizzare correttamente l’ancoraggio di sosta.
- 7) L’arrampicatore deve, in caso di “sosta chiusa”, saper effettuare la manovra corretta per il passaggio della corda.
- 8) L’arrampicatore deve comunicare con l’addetto alla gestione del freno prima di iniziare la calata ed assicurarsi che quest’ultimo abbia capito le comunicazioni.
- 9) L’arrampicatore non deve inserire direttamente la corda nel punto di ancoraggio per farsi calare o calarsi autonomamente.