
Il Piolet’Or è iniziato da qualche giorno a Grenoble e ieri sera sono stati annunciate le salite più significative del 2016. Due i vincitori del prestigioso premio, altrettante le menzioni speciali.
Vincitori:
- Nyainqentangla South East (7.046 m), Tibet: gli alpinisti inglesi Nick Bullock e Paul Ramsden hanno aperto una nuova via sulla parete nord dell’inviolato 7000 tibetano. La linea, The North Buttress (ED+ 1600m), è stata salita in stile alpino tra il 2 e l’8 ottobre 2016. Le difficoltà burocratiche e di accesso hanno fatto sì che nessuno prima di allora avesse visto la parete nord. Una salita di alto livello esplorativo e tecnico, con una difficile discesa nel maltempo dall’inviolata cresta SE.
- Thalay Sagar (6904m), Himalaya indiano: gli alpinisti russi Dmitry Golovchenko, Dmitry Grigoriev e Sergey Nilov a metà settembre 2016 hanno aperto in stile alpino, trascorrendo 10 giorni in parete, una nuova via sul 6000 indiano. “Moveable Feast” (ED2: M7 WI5 5c A3, 1400m) è una difficile e stupenda direttissima sulla parete nord.
Menzioni speciali:
- Gangapurna (7455 m), Nepal: il team coreano composto da Kim Chang Ho, Choi Seok Moon and Pak Jeong Yong ha aperto lo scorso autunno una nuova via sulla parete sud in uno stile alpino leggero e senza lasciare alcuna traccia del proprio passaggio sulla montagna. Una salita di alto livello tecnico, che ha meritato la menzione anche per il fatto di essere stata la prima nuova via in alta quota fatta da alpinisti coreani in stile alpino.
- Torre Traverse, Patagonia: il 31 gannaio 2016 gli alpinisti Colin Haley e Alex Honnold compiono la Traversata del Torre, l’attraversamento completo delle quattro principali vette del massiccio (Cerro Torre, Torre Egger, Punta Herron e Cerro Standhardt) nel tempo record di 20:40 ore. Una prestazione tecnica ed atletica che ha impressionato la comunità alpinistica.