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Avalanche VR per lo scialpinismo virtuale

Prevenire è meglio che curare e questo vale in molte situazioni, ma se lo si pone nel contesto alpinistico, è quanto mai calzante.

E infatti tutti i corsi che hanno l’obiettivo di istruire su come si va in montagna, soprattutto d’inverno, cercano di insegnare le nozioni necessarie per poter leggere le situazioni e ridurre al minimo il rischio (che, è bene ricordare, non si azzera mai!).

Oltre che gli strumenti teorici serve poi la pratica, che diventa esperienza, e che non è mai abbastanza; sarebbe bello poter “esercitarsi anche senza dover andare in montagna fisicamente, magari nei ritagli di tempo.

Deve essere questo che hanno pensato i fondatori di Avalanche VR, che sfrutta la realtà virtuale per simulare la preparazione di una gita invernale in montagna per prevenire gli incidenti da valanga. Sono necessari un visore e due controller per immergersi in uno scenario virtuale dove si può pianificare ed affrontare una gita scialpinistica: leggere i bollettini, studiare il percorso, scegliere l’attrezzatura e creare il gruppo in modo efficiente. In base a quanti errori saranno stati commessi dall’utente durante la preparazione si staccherà o meno una slavina. Ex-post l’utente avrà modo di verificare quali sono le scelte errate che han condotto all’incidente virtuale.

Il progetto è stato messo a punto da Realer, una startup che sta crescendo nell’incubatore di imprese IDM di Bolzano, e Bruno Mandolesi, uno dei realizzatori, racconta: “Siamo assolutamente convinti che la realtà virtuale avrà successo soprattutto per simulare situazioni di emergenza e per l’addestramento. Le valanghe sono un argomento molto delicato e per questo è importante che Avalanche VR funzioni in maniera ottimale”. Il progetto è stato sviluppato con  la collaborazione della guida alpina Kurt Walde, vicepresidente della Commissione tecnica dell’Unione Internazionale delle Associazioni Guide di Montagna, che spiega a sua volta che “Questa soluzione ci mostra quali possono essere le conseguenze delle nostre scelte. Sfruttare questa tecnologia è un buon modo per rivolgersi ai giovani, che spesso sono portati al rischio e prestano poca attenzione all’addestramento”.

Gli sviluppatori stanno lavorando per rendere disponibile l’app entro la fine della stagione invernale.

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