Mohamed Hassan

Alpinismo

L’alpinismo senza pietà dell’Everest è arrivato sul K2. Il 27 luglio del 2022, un’ottantina di alpinisti e di Sherpa ha raggiunto gli 8611 metri della seconda cima della Terra. Prima dell’alba, ai piedi del gigantesco seracco che chiude il canalone del “Collo di Bottiglia”, un portatore d’alta quota è caduto, si è ferito e ha rotto la maschera per l’ossigeno. Alcuni Sherpa lo hanno soccorso, nessuno ha interrotto l’ascensione per riportarlo a valle, in discesa i reduci dalla cima hanno scavalcato il suo cadavere. Si chiamava Mohamed Hassan, era nato ad Askole, ha lasciato la moglie, tre figli e una madre invalida, lavorava per la Lela Peak Expedition e per il Seven Summits Club. Sul K2 non aveva mai superato il campo-base, indossava del vestiario non adatto alla cima. “Non tentare di riportare Mohamed a valle è stata una vergogna, mandarlo lassù in quelle condizioni è stata un’infamia” ha scritto Alessandro Filippini. Siamo d’accordo.