Matteo Della Bordella, Alex Gammeter, Silvan Schüpbach, Symon Welfringer
Alpinismo
Un passo avanti nell’alpinismo in Groenlandia? E’ presto per dirlo, ma la spedizione compiuta ad agosto da un italiano (Della Bordella), un francese (Welfringer) e due svizzeri (Schüpbach e Gammeter) è stata una straordinaria avventura. Nella parte alpinistica del viaggio, i quattro hanno affrontato un pilastro roccioso di 1200 metri di altezza, aprendo “Odissea Borealis”, 35 tiri di corda con difficoltà fino al 7b. Più difficile e pericolosa, però, è stata la traversata di 300 chilometri e 10 giorni per arrivare alla parete, dal villaggio di Tasiilaq sulla costa orientale della Groenlandia. I quattro hanno toccato un approdo di pescatori abbandonato e i resti di un villaggio vichingo, e hanno affrontato onde alte fino a tre metri e tratti di mare ghiacciato. La salita, disturbata dal maltempo e da cadute di pietre, è riuscita al quarto tentativo. Prima di ripartire, un orso polare si è avvicinato al campo. Per allontanarlo è stato necessario sparare tre colpi in aria con un fucile.