Pedala in Piemonte, i migliori itinerari per tutti e per tutto l’anno
Pianura, colline e naturalmente una lunghissima sequenza di montagne, da quelle affacciate sul mare fino al Monte Rosa: il territorio del Piemonte, nella sua varietà, offre agli amanti delle due ruote una scelta di itinerari pressoché infinita in tutte le stagioni dell'anno.
I percorsi certo non mancano: la regione è infatti attraversata da un gran numero di ciclovie e di tracciati su strade asfaltate e sterrate ben segnalati, come anche da normali tratte stradali che - soprattutto in montagna - sono entrate nella leggenda grazie alle grandi corse a tappe, diventando delle vere e proprie "classiche" per gli appassionati di questo sport.
Gli itinerari per le due ruote formano una fitta rete: lunghe vie ciclabili che interessano più regioni attraversano il Piemonte, incontrando sul loro cammino una serie di interessantissimi tracciati locali. Fanno parte degli itinerari di lunga percorrenza la Pedemontana (che tocca le aree ai piedi delle Alpi da Trieste a Savona), AIDA ("Alta Italia da attraversare"), la Via del Mare (proveniente dalla Svizzera), e la Ciclovia dei Pellegrini, nonché il lunghissimo tracciato di "Eurovelo 8" che si snoda dalla Spagna a Cipro lungo la costa del Mediterraneo. I percorsi locali, invece, permettono di conoscere approfonditamente alcune zone molto suggestive: la "Corona di delizie" mostra le residenze dei Savoia intorno a Torino; la Via Francigena della Val di Susa tocca abbazie e borghi del fondovalle, mentre quella proveniente dalla Val d'Aosta attraversa le campagne del Canavese. Sui verdi colli tortonesi si trovano i percorsi "Terre di Coppi", mentre il Cuneese e le Alpi Marittime ospitano la "Via Provenzale". Infine, il "Bar2Bar" ci porta tra le vigne delle Langhe e del Roero, la ciclovia del Canale Cavour tra le risaie del Vercellese, mentre per giungere ai piedi del Monte Rosa occorre seguire – con un po’ più di fatica - le "Tracce dei ghiacciai".
All'inizio di un nuovo anno di escursioni e viaggi su due ruote, proviamo a dare qualche suggerimento sui tracciati più belli della regione e sul momento migliore per effettuarli; gran parte degli itinerari, è bene sottolinearlo, sono comunque percorribili in qualunque stagione e regalano grandi soddisfazioni anche al di fuori dei periodi indicati.
Inverno
D'inverno, ad esempio, il percorso della "Corona di delizie" è particolarmente consigliabile: si tratta di un anello che collega le Residenze Reali Sabaude realizzate intorno a Torino tra il ‘500 e il ‘600 per lo svago, le feste e la caccia dei nobili, entrate a far parte del Patrimonio UNESCO dal 1997. Il tracciato, facile ma con qualche tratto sterrato, tocca luoghi di grande fascino come la Reggia di Venaria, il Castello di Rivoli e la Palazzina di caccia di Stupinigi, con la possibilità di raggiungere la Basilica di Superga e godere di una vista grandiosa su gran parte delle Alpi occidentali.
Borghi isolati e vasti panorami, unitamente a sorprendenti angoli di natura, contraddistinguono la variante della Via Francigena che scende dalla Val d'Aosta e attraversa il Canavese. Ai piedi della colossale morena della Serra d'Ivrea si trovano piccoli, caratteristici villaggi, spesso impreziositi da chiese e chiesette. Boschi, coltivi, vigneti e il bel Lago di Viverone - con i suoi siti palafitticoli tutelati anch’essi dall’UNESCO - concorrono a comporre un quadro quanto mai armonioso e ricco di motivi d'interesse.
Più a sud, si possono percorrere alcuni tratti della lunghissima ciclovia Pedemontana (400 km complessivi) per andare a conoscere i paesaggi più belli della "Provincia Granda" e visitare - oltre a Cuneo e Mondovì - innumerevoli, piccole cittadine ricche di monumenti storici di epoche diverse, con le cime delle Alpi Marittime e l'inconfondibile piramide del Monviso sullo sfondo.
Primavera
La parte più a nord della Via del Mare, che da Domodossola si porta verso Novara toccando le sponde del Verbano e del Lago d'Orta, è semplicemente incantevole in primavera; una variante di questo percorso, anch'essa molto raccomandabile, è la "Via del Ticino e del Lago Maggiore" che - come suggerisce il nome - si snoda integralmente lungo le sponde del Verbano prima e del Ticino poi, per ricongiungersi in pianura con il tracciato precedente. Moltissimi, per entrambi gli itinerari, i siti storici, paesaggistici e naturalistici che si incontrano lungo il tracciato.
Ancora vicino all'acqua, questa volta del canale irriguo più famoso del Piemonte, transita un'altra ciclovia molto caratteristica, quella del Canale Cavour. Il percorso segue le sue sponde da Chivasso (dove l'acqua, destinata soprattutto alle risaie del Vercellese, viene prelevata dal Po) fino al Ticino, al termine del canale. Lungo il tracciato lo sguardo si perde sulle distese di campi della zona, ma non possono passare inosservati i numerosi manufatti (chiuse, ponti, sifoni) di quella che è considerata la più colossale opera di ingegneria idraulica d'Italia, soprattutto se si pensa all'epoca della sua realizzazione (1863 - 1866). L’itinerario, in parte su stradine sterrate, costituisce un tratto del più esteso "AIDA", che collega il Moncenisio a Trieste.
Più vario e imperdibile per gli amanti del ciclismo, è il percorso dedicato al "campionissimo" e denominato appunto "Terre di Coppi". Il tracciato - che alterna tratti pianeggianti ad altri di salita, anche sterrati - collega Novi Ligure a Tortona passando per la casa natale di Fausto e Serse Coppi, oggi trasformata in museo, nel paese di Castellania. Tra le colline di Costa Vescovato e Villaromagnano il paesaggio è a tratti davvero incantevole, ma a rendere unico questo itinerario sono soprattutto foto, targhe e statue che a Castellania ricordano in modo struggente le imprese e la vita dell’insuperabile atleta piemontese.
Estate
In montagna, tra i percorsi realizzati ad hoc, si segnala anzitutto il tracciato della Via Francigena della Val di Susa, che collega il fondovalle al Colle del Moncenisio transitando alle pendici del Rocciamelone; monumenti imperdibili (l'Abbazia di Novalesa e il simbolo del Piemonte, la Sacra di San Michele), borghi ricchi di storia e i vicini Laghi di Avigliana fanno di questo itinerario una meta obbligata per tutti gli amanti della bicicletta e della storia.
Decisamente straordinario è anche l’ambiente in cui si snoda l’itinerario delle Tracce dei Ghiacciai, un piccolo viaggio dalla pianura all’alta montagna: dal Lago di Viverone (o da Biella) si raggiungono Oropa e il suo celebre Sacro Monte per poi risalire la Valsesia fino ad Alagna, al cospetto della formidabile parete sud del Monte Rosa, "tetto" del Piemonte con i suoi 4634 m e luogo d’incanto assoluto.
Non meno sorprendente è il percorso della Via Provenzale, che da Cherasco, nelle Langhe, risale la Valle Stura e approda al Colle della Maddalena, nel cuore del Parco delle Alpi Marittime, al confine con la Francia. Anche in questo caso il contrasto tra la dolcezza dell’ambiente collinare del primo tratto con le pareti dolomitiche delle Barricate, in prossimità del passo, è davvero indimenticabile.
Al di fuori dei percorsi realizzati ad hoc, non possiamo non citare almeno altre due mete imperdibili per gli appassionati della bicicletta, una su asfalto e una su sterrato: alla prima categoria appartiene la salita ai 2744 m del Colle dell'Agnello, in Val Varaita, che rappresenta una delle “imprese” ciclistiche più ardue e ricche di storia del Piemonte, con visioni straordinarie verso il Monviso. È sterrato, invece, il percorso pedalabile più in quota d'Europa, che conduce da Bardonecchia al Colle del Sommeiller, 3003 m, altro magnifico punto panoramico. D’estate, ogni giovedì la strada viene chiusa al traffico motorizzato e può essere risalita a piedi o in bicicletta (naturalmente mountain bike) senza essere disturbati da auto e moto.
Autunno
Il periodo è semplicemente perfetto per il “Bar2Bar”, da Barbaresco a Barolo, che attraversa lo splendido territorio di Langhe, Roero e Monferrato, nel paradiso eno-gastronomico del Piemonte. Sfilano lungo il percorso, tra boschi e vigneti, i borghi di Barbaresco, Alba (dove si trova il Museo del tartufo), Verduno, La Morra e Barolo, con il locale Museo del vino; numerose possibili digressioni conducono a punti panoramici, torri e castelli da cui contemplare questo eccezionale paesaggio, ancora più magico in questa stagione.
Quanto alla montagna, il nostro ultimo suggerimento è quello di risalire Val Maira, Valle Po e la Val d’Ala, nelle Valli di Lanzo, per godersi lo spettacolo dei boschi in veste autunnale; all’imbocco di tutte queste vallate si giunge con la ciclovia Pedemontana. Altrettanto consigliabile è fare visita alla zona tra Limone Piemonte, Ceva e Ormea, tra le Alpi più meridionali della regione, dove transitano i percorsi di Eurovelo 8 e della Via del Mare. Da qui, con un ultimo sforzo, gli appassionati di mountain bike possono avvalersi di una rete di strade sterrate per raggiungere straordinari punti panoramici affacciati sul mare: l’ideale conclusione di un anno di pedalate!