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Turisti in ciabatte, la falsa fiducia della montagna a picco sul mare

L’Italia è un Paese eccezionale unico nell’offrire meravigliosi percorsi escursionistici tra le alte vette di Alpi ed Appennini, ma anche sui promontori a picco sul mare dove lo sguardo si perde tra terra e acqua. Il Parco di Portofino, Il Sentiero degli Dei in Costiera Amalfitana, i promontori delle Cinque Terre, l’entroterra sardo con il Gennargentu, ma anche la Sila in Calabria, per non dimenticare l’Etna dalla cui cima si vede Catania e tutto lo Ionio, solo per citare alcuni esempi.

Montagne a due passi dal mare e che per questo motivo vengono spesso e volentieri sottovalutate.

Sono molti i Comuni che per questo motivo stanno correndo ai ripari, contro gli “escursionisti in infradito”, non attrezzati e vestiti in modo adeguato non all’ambiente in cui si trovano, ma dove erano mezz’ora prima: in spiaggia. 

Così, attratti dalla frescura del verde e dai panorami, sempre più turisti si inerpicano sui sentieri anche difficili convinti che poiché si vede il mare (e non il Monte Bianco) allora sia tutto facile. Peccato che non è così.

Un problema che è stato per esempio affrontato in modo approfondito dal Parco di Portofino e dal Soccorso Alpino, i quali hanno rilevato, dati alla mano, che sugli 80 chilometri dei sentieri le richieste di soccorso per infortunio vengono fatte, spesso e volentieri, perché c’è stata una sottovalutazione della camminata.Noi ce la mettiamo tutta, per informare correttamente gli escursionisti. Segnaletica e cartellonistica ad hoc, anche per i daltonici e con le scritte realizzate con un carattere particolare, che facilita la lettura ai dislessici. Ma, a fronte del numero di cadute sul sentiero da San Rocco a San Fruttuoso, in particolare sul versante Sud, forse bisognerebbe ragionare sul posizionamento di un tornello. Chi entra con le infradito o i pantaloncini corti e si fa male, paghi per essere soccorso” aveva dichiarato lo scorso dicembre Alberto Girani, direttore del Parco di Portofino, al convegno “Rete sentieri in sicurezza – La falsa fiducia dei monti sul mare”.

Dipende tutto da come si fa informazione – spiega invece a Repubblica Maurizio Cattani, referente della rete sentieristica della Regione Liguria e consigliere nazionale del Club alpino italiano – Negli anni scorsi i borghi marinari hanno promosso le località dell’interno per delocalizzare e cercare di orientare i flussi turistici. L’escursionismo ha avuto un vero e proprio picco, nelle Cinque terre registriamo un aumento del 25 per cento nei primi mesi del 2018. Una massa di persone che sa poco o nulla di trekking si è riversata sui sentieri“.

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Un commento

  1. Per contrastare, consiglio d proravae la spiaggia sabbiosa o a ghiaino con pedule da trekking e bastoncini da Nordic Walking.Basta” non ti curar di lor ma guarda e passa “.
    Vale anche per sandali da trekking ma con i calzini.

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