Seven Summits, 12enne sfida record
NEW YORK, Usa — Ha soltanto dodici anni, ma ha già scalato cinque delle sette cime più alte di ogni continente. Un risultato che gli permette di guardare dritto in faccia il Guinness dei Primati, dove vorrebbe entrare entro il suo sedicesimo compleanno, con in tasca le l’enplain delle Seven Summits, Everest compreso. Il bimbo prodigio dell’alpinismo si chiama Jordan Romero, è americano e ha iniziato questa sfida all’età di 9 anni.
"L’Elbrus è stato un osso duro – racconta il piccolo alpinista -. Anche il Kosciuszko, non tecnicamente ma più che altro per il maltempo che ci ha un po’ rovinato la salita. Ma il più difficile, sicuramente, è il McKinley, in Alaska: molto tecnico, pericoloso e il più freddo del mondo".
Il Mount Vinson, in Antartide, sarà il prossimo obiettivo di Romero, che insegue il sogno delle Seven Summits da quando aveva nove anni. "Non so proprio come gli sia venuta quest’idea – spiega Paul Romero, il padre del giovane fenomeno alpinistico -. Un giorno, quando sono andato a prenderlo a scuola, è salito in macchina e mi ha detto: papà, voglio salire le seven summits".
"Quel giorno a mio padre è venuto un colpo – racconta il piccolo Jordan – ma poi ha creduto in me, nel fatto che potessi farcela. E mi ha sempre seguito, come padre e come guida".
L’ultima sfida dei Romero sarà l’Everest: Jordan non l’ha ancora messo in calendario, ma è fermamente deciso a scalarlo entro i prossimi cinque anni. Scalando tutte le seven summits entro i 16 anni, Jordan Romero batterebbe il record di Samantha Larson, la più giovane ad averle salite, all’età di 18 anni.
Foto courtesy www.jordanromero.com