Itinerari

Selvaggio Blu: questo è il momento giusto

Un percorso difficile, ma dal fascino irresistibile, che si sviluppa tra scogliere e antichi sentieri sulla costa orientale della Sardegna

Scogliere a picco sul mare, profumo di mirto, notti sotto le stelle e sentieri in mezzo alla macchia mediterranea: è il Selvaggio Blu, uno dei trekking più famosi e difficili in Italia, certamente l’itinerario costiero più impegnativo del Mediterraneo. Il percorso si snoda sulla costa orientale della Sardegna, tra Santa Maria Navarrese e Cala Gonone, per circa 50 km. Più precisamente, il Selvaggio Blu parte da Pedra Longa e arriva a Cala Sisine, in alcuni tratti passando sulle cale a pochi metri dal mare e in altri sulle scogliere anche a qualche centinaio di metri di altezza.

Sentieri antichi e passaggi molto tecnici

“Selvaggio Blu è un sentiero tracciato tra il 1987 e il 1988 a partire da un’idea di Mario Verin e Peppino Cicalò. Il proposito era quello di creare un trekking nel territorio di Baunei recuperando gli antichi sentieri utilizzati dai pastori e le mulattiere dei carbonai che hanno ridisegnato il paesaggio di questa zona dell’isola nella prima metà del ‘900” spiega Gabriele Pinna, Guida ambientale di Dreaming Supramonte.

L’ambiente, come sottolinea il nome del trekking, è del tutto selvaggio: la natura è protagonista assoluta al punto che è molto più facile trovarsi faccia a faccia con qualche capra piuttosto che con un altro visitatore. Le uniche tracce umane sono gli ovili utilizzati dai pastori e i ponti fatti con legno di ginepro che si trovano in alcuni passaggi esposti lungo il sentiero e così si si integrano perfettamente con il paesaggio sardo. Lungo il percorso non si trovano rifugi né alcun tipo di infrastruttura, e scordatevi pure le fonti largamente distribuite sulle Alpi: qui, data la natura arida del terreno e la scarsità di precipitazioni, l’acqua è scarsa. Un elemento da tenere in considerazione.

“L’itinerario originale veniva svolto in cinque tappe, con pernottamento a Porto Pedrosu, Cala Goloritzè, Su Felau e arrivo a Cala Sisine. Adesso i punti tappa hanno subito delle modifiche, anche in ottemperanza al divieto di pernottamento in spiaggia imposto dal Comune di Baunei”, spiega Pinna. Benché il dislivello non sia eccessivo, il terreno accidentato e l’alta probabilità di sbagliare strada (il sentiero non è quasi mai segnato) fanno sì che le tappe non siano mai brevi. Tuttavia, quasi sempre è possibile fermarsi a fare un bagno nel cristallino mare sardo poco prima del punto di bivacco.

In considerazione di lunghezza, isolamento e difficoltà tecniche, il Selvaggio Blu non è per tutti. “Il percorso aggiunge al terreno calcareo e impervio del Supramonte alcune facili arrampicate, calate in corda fino a 30 metri e possibili varianti su vie ferrate. Senza contare le scale dei pastori, fatte da tronchi verticali in legno di ginepro. Alcune di queste sono state costruite semplicemente per raggiungere punti acqua o per facilitare il recupero del bestiame la sera” continua Pinna.

Quando partire e cosa portare

I periodi migliori per affrontare il Selvaggio Blu sono la primavera (metà aprile- fine maggio) e l’autunno (settembre-ottobre). In queste stagioni la Sardegna è poco affollata e le temperature sono abbastanza fresche da permettere di svolgere il trekking senza troppo patire.

Il materiale da portare varia a seconda della modalità con cui si decide di intraprendere il trekking. Infatti, si può scegliere di farsi accompagnare da una guida, appoggiarsi ad agenzie locali per i rifornimenti di acqua e viveri o incamminarsi in completa autonomia.

Nel secondo e nel terzo caso, è indispensabile dotarsi di casco, imbrago, corde e tutta l’attrezzatura alpinistica, del necessario per bivaccare sotto le stelle e di cibo e acqua a sufficienza. È preferibile indossare scarpe con suola robusta per gestire al meglio il terreno, poiché spesso si cammina su sassi aguzzi. Inoltre, un GPS può tornare molto utile per non perdersi nel dedalo di sentieri che si aprono nella macchia.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close