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Sean Villanueva e Pete Whittaker liberano “Yacaré” sull’Aguja Rafael Juarez

Per Sean un regalo di compleanno, per Pete una bella salita nella sua prima stagione patagonica

Il 7 febbraio del 2021, il belga Sean Villanueva O’Driscoll, festeggiava il suo quarantesimo compleanno con una avventura in solitaria che, un anno più tardi, gli sarebbe valsa un Piolet d’Or: una traversata del Fitz Roy, ribattezzata Moonwalk Traverse. A distanza di 2 anni, eccolo di nuovo in azione sul Cerro Chaltén, pronto a festeggiare – stavolta non da solo – un nuovo compleanno con una nuova avventura. Il 7 gennaio 2023 Sean e il britannico Pete Whittaker, alla sua prima esperienza in Patagonia, hanno raggiunto la vetta dell’Aguja Rafael Juarez (2450 m ca.), realizzando la prima salita in libera della via Yacaré (450 m, 7a+), aperta appena una settimana prima dai fratelli Pedro e Tomaso Odell sulla parete Est della cima.

I due portentosi ragazzi di El Chaltén, di 19 e 16 anni, hanno sfruttato la breve finestra meteo di fine gennaio per mettere a segno la prima salita della via, realizzata quasi tutta in libera, fatta eccezione per il passaggio chiave affrontato in artificiale. Nel dettaglio, come riporta Rolando Garibotti sui social di “Patagonia Vertical” la via segue una serie di fessure verticali, che in un paio di sezioni diventano offwidth (troppo larghe per potervi incastrare un pugno ma al contempo troppo strette per potervi inserire tutto il corpo, nda) e inizia con 7 nuove lunghezze aperte in una zona vergine della parete, tra la Lüthi-Domínguez e la De Klerk-Brugger, per poi ricongiungersi a monte con quest’ultima. Per Tomas si è trattato di un secondo tentativo, come racconta sul suo profilo Instagram, dopo quello dello scorso anno condotto con Martin Heredia e Maximo Odell, abbandonato a causa di un passaggio complesso che non sono stati in grado di superare. “Questa volta con Pedro abbiamo trovato un passaggio migliore e siamo riusciti a finire il percorso.”

 

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Al termine della finestra meteo di fine gennaio, quando i vari team in azione si sono ritrovati a El Chaltén, Sean e Pete sono venuti a conoscenza dell’apertura della via e di quale fosse il limite incontrato dai due fratelli nel realizzarne una salita in libera.

“Sono rimasto impressionato da alcuni loro passaggi nella parte bassa della via, su terreno sciolto e instabile. Più in alto vi era una fessura offwidth, un tiro che non era stato totalmente liberato”, scrive Whittaker sui suoi canali social – . Dato che a Sean piaceva l’idea di una sfida su una bella offwidth, abbiamo pensato di provarci.”

Come ha avuto modo di raccontarci dalla Patagonia una ulteriore motivazione che li ha spinti al tentativo è stata la previsione di una “finestra meteo molto breve e ventosa, per cui la parete della Yacaré ci è sembrata essere una buona opzione.”

In salita sulla via hanno trovato condizioni molto buone, ma non del tutto. “Abbiamo affrontato la salita schermati dal vento, fatta eccezione che per due tiri – ci racconta Whittaker – , ma un terzo del passaggio chiave era carico di verglass.”

Raggiunta la vetta i due sono scesi “lungo la medesima parete, tenendoci un po’ a destra della via che abbiamo salito, per rimanere schermati dal vento.”

E ora si attende la prossima finestra meteo. Quali saranno i programmi futuri? “Ci sono tante opzioni – ci racconta Pete – ma la sensazione è davvero che sia il meteo a definire l’obiettivo da seguire, e non il climber. Per cui io e Sean vedremo di provare qualunque cosa che risulti fattibile.”

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