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San Vito di Cadore, muore skyrunner precipitando in un canalone

È stato purtroppo ritrovato senza vita Andrea Tamburini, 55 anni, di Ravenna, skyrunner di cui si erano persi i contatti da ieri alle 11 circa, dopo l’ultima telefonata alla moglie in cui la avvertiva che aveva trovato un tratto brutto e che sarebbe rientrato, secondo le prime informazioni, lungo il sentiero numero 242, sulla Croda Marcora.

Scattato l’allarme attorno alle 17, le squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore e Cortina hanno iniziato a perlustrare le zone che in teoria poteva aver percorso il corridore, partito da Cortina verso le 7.20. Squadre di Cortina con i militari del Sagf sono state elitrasportate sulla Croda Nera per poi scendere verso il Vandelli, mentre altre perlustravano i sentieri per il Passo Tre Croci – presenti anche i Vigili del fuoco. Soccorritori di San Vito e Cortina hanno invece sorvolato con l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore il sentiero 242, la Ferrata Berti, il Bivacco Slataper, senza rinvenirne traccia.

Questa mattina alle 6 sono riprese in forze le ricerche, fin quando i soccorritori hanno ricevuto le ultime foto spedite dall’uomo – il cui cellulare, ieri irraggiungibile, aveva ripreso oggi a dare segnale libero – che ritraevano un punto del sentiero numero 241 che scende verso Dogana Vecchia. L’elicottero dell’Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino, ha effettuato una ricognizione bassa lungo il tracciato, per poi lasciare in quota un soccorritore, con altri che partivano dal basso. Si è quindi deciso di far intervenire l’unità cinofila molecolare del Soccorso alpino, elitrasportandola in quota nei punti ritenuti prioritari.

Il Bloodhound non ha reagito né quando è stato portato sulla Cengia del Banco, né al Bivacco Slataper. Ha invece iniziato a tirare il suo conduttore una volta raggiunto il ripido punto dove era stata scattata la foto. Il cane ha portato i soccorritori in direzione dell’attacco della Ferrata Berti, salvo poi prendere una traccia di cacciatori che conduce al Pissandol del Marcora. Ed è stato nel canale ancora più a lato, completamente fuori sentiero, che l’elicottero dell’Air service center, inviato per verificare la segnalazione del cane, ha individuato il corpo a circa 2.100 metri di altitudine. Il runner era precipitato per decine di metri perdendo la vita.

Sbarcati sul posto per i rilievi del caso un militare del Sagf e un carabiniere, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma ricomposta è stata recuperata con un verricello dall’eliambulanza del Suem, che la ha poi trasportata a San Vito.

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