AOSTA — Si chiama “Jus montagna” e raccoglie tutto lo scibile normativo e legale sull’alta quota. E’ davvero una novità il servizio lanciato nei giorni scorsi dalla Regione Valle d’Aosta in collaborazione con il Tribunale e gli avvocati del capoluogo: una sorta di avvocato “online” al servizio dei professionisti e degli operatori della montagna.
Accertare le responsabilità civili e penali in montagna, in caso di incidenti ma anche di semplici contrattempi, disguidi, rapporti di lavoro, è da sempre molto complicato. Tutti coloro che operano ad alta quota, dai maestri di sci alle guide alpine, dai gestori di impianti ai soccorritori, svolgono il loro lavoro quotidianamente senza esattamente conoscere il limite preciso tra il loro obbligo di tutela e la responsabilità del cliente.
Sinora non esistevano specialisti del settore, nè nel campo dell’avvocatura nè in quello delle assicurazioni. Ma il portale www.jusmontagna.it è però un primo passo verso la specializzazione e la chiarificazione dei ruoli: si tratta di una banca dati di sentenze, normative e dottrina riguardanti specificamente il diritto e la responsabilità in montagna, consultabile da chiunque online.
Contiene normative regionali e nazionali e sentenze sul tema provenienti dai tribunali di Aosta, Sondrio e Trento, dalle corti di appello di Trento e Torino e dalla Cassazione. Il materiale è fornito nella sua integralità, in pdf, oppure riassunto nei punti più salienti. Contiene anche numerose pubblicazioni riguardanti gli studi ed i convegni organizzati negli anni sul tema della sicurezza in montagna.
La costruzione di questa banca dati è partita due anni fa, e ora il progetto è stato presentato ufficialmente al convegno “Montagna, Rischio e Assicurazione”, tenutosi a Courmayeur e promosso dall’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti” della Fondazione Courmayeur Mont Blanc.