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Pericolo crolli sul ghiacciaio Planpincieux. Abitanti evacuati in Val Ferret

Con l’arrivo dell’estate e l’innalzamento delle temperature, per il ghiacciaio Planpincieux delle Grandes Jorasses, sul versante italiano del Monte Bianco, è di nuovo scattata l’allerta per pericolo crolli.

Avviata evacuazione in Val Ferret

Nella giornata di mercoledì 5 agosto il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha disposto tramite una ordinanza la chiusura a pedoni e veicoli della strada interpoderale per la località Rochefort. Il provvedimento si è reso necessario, come si legge nell’atto, a seguito “della scheda di allertamento sintetico del ghiacciaio” per il deflusso idrico ed il trend anomalo delle temperature. Questa mattina alle ore 6 è stata inoltre avviata per sicurezza l’evacuazione di una trentina di abitazioni che si trovano nella parte bassa della Val Ferret.

L’ordinanza è giunta al termine di una riunione con i tecnici regionali, che hanno fornito il quadro della situazione. Preoccupa l’evoluzione morfologica del ghiacciaio che mostra un nuovo settore, di volume pari a circa 500.000 metri cubi con una volumetria stimata in circa 500.000 metri cubi. E una nuova “zonizzazione delle zone di rischio”, distinte in zona rossa e gialla. Sono queste le zone oggetto al momento di provvedimenti di evacuazione. Coloro che abitano al di fuori di tale area di maggior rischio possono decidere se restare in Val Ferret. Come sottolineato dalle autorità, a patto che ritengano di essere autonomi, anche in termini di scorte alimentari, per un tempo minimo di 3 giorni. Durata attualmente stabilita per la fase di emergenza. A partire da oggi, 6 agosto, è inoltre previsto un rialzo termico, che potrebbe aggravare la situazione.

Allestito il centro di prima accoglienza

Presso il palasport di Courmayeur è stato allestito dalla Croce Rossa il centro di prima accoglienza per censire ed ospitare gli sfollati. Come dettagliato all’ANSA da Miserocchi, nelle abitazioni da evacuare entro le 11 di oggi giovedì 6 agosto “ci sono una ventina di residenti e un numero più alto di turisti, che sarà accertato solo con il censimento effettuato dalle Forze dell’ordine e della Protezione civile”. Nelle prossime ore si valuteranno le soluzioni differenziali da adottare per residenti e turisti.

Alte temperature e rischio crolli

Una situazione speculare a quella vissuta al termine dell’estate 2019 quando, verso la fine di settembre, si era registrata una preoccupante accelerazione del movimento di tutta la porzione inferiore del ghiacciaio, con valori di velocità di 50-60 centimetri al giorno. Era stata stimata in tal contesto a rischio crollo una porzione del ghiacciaio, isolata dall’apertura di un crepaccio immediatamente a monte dell’area in movimento, pari a circa 250 mila metri cubi di ghiaccio.

A scopo precauzionale il Sindaco Miserocchi aveva disposto la chiusura della strada comunale della Val Ferret – tra le località Montitaz e Planpinceux -, della strada interpoderale per la località Rochefort e l’evacuazione di alcuni immobili.

Si era poi proceduto all’installazione di un radar per il monitoraggio h24 della massa a rischio collasso. Dispositivo da aggiungersi ai monitoraggi già attivi dal 2013, basati su confronto fotografico allo scopo di analizzare nel tempo l’evoluzione del fronte glaciale.

Una situazione emergenziale che si era protratta per settimane, fino alla revoca dell’ordinanza nel mese di ottobre, complice l‘abbassamento delle temperature medie stagionali.

Il Rifugio Boccalatte resta aperto

Dal Rifugio Boccalatte il gestore Franco Perlotto rassicura intanto gli alpinisti: “Il rifugio rimane aperto ed io rimango su per assistere gli alpinisti che vengono dagli altri versanti delle Grandes Jorasses. Il percorso di accesso al rifugio è aperto, ma al momento non si può raggiungere Planpincieux dal fondovalle. Spero che questa emergenza termini in fretta”.

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