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Passi dolomitici: dal 2022 limitazioni al traffico per il bene della natura

Nelle scorse settimane, a seguito dell’assalto turistico di Ferragosto, in Dolomiti si è ricominciato a parlare di potenziale chiusura dei passi di montagna. L’argomento è stato affrontato lo scorso lunedì in una riunione del CDA dell’Associazione Dolomiti Unesco, nel corso della quale è stato presentato il “Piano di Mobilità Sostenibile sui passi dolomitici”. Un piano che prevede, a partire dall’estate 2022, limitazioni al traffico veicolare sui passi di montagna.

Alla seduta hanno preso parte i membri del Cda della Fondazione Dolomiti UNESCO: Mario Tonina, Provincia Autonoma di Trento, Roberto Padrin, Provincia di Belluno; Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer Provincia autonoma di Bolzano; Antonio Carrara, Magnifica Comunità di montagna Dolomiti friulane, Cavallo e Cansiglio; Graziano Pizzimenti, Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia. Riportiamo di seguito il comunicato della PAT relativo all’incontro.

Un dialogo per valutare misure di gestione del traffico in quota

Nel corso della seduta il Presidente della Fondazione, Mario Tonina, ha portato all’attenzione del Consiglio di amministrazione la tematica del traffico sui passi dolomitici. L’importanza della Fondazione Dolomiti UNESCO è quella di rappresentare una piattaforma privilegiata per il confronto, l’analisi e la pianificazione di idonee misure da parte degli enti competenti.

“Il Cda di oggi – spiega – ha rappresentato un’importante occasione di confronto fra i territori in merito alla percorribilità dei passi e all’introduzione di misure di controllo e di gestione dei flussi di traffico. La gestione sostenibile del traffico motorizzato è una delle linea strategiche nella Strategia complessiva di gestione del Sito, adottata dalla Fondazione così come dalle Province autonome e dalle Regioni interessate già a fine 2015. La Fondazione in particolare ha divulgato studi e favorito il dibattito sulla mobilità nei territori, sostenendo iniziative sperimentali di chiusura al transito negli snodi più delicati. Queste esperienze hanno sicuramente aperto la strada a nuove sensibilità, favorendo la stipula di intese territoriali sui passi dolomitici. Vogliamo continuare su questa strada, convinti come siamo della necessità di trovare soluzioni efficaci a problemi che necessitano un approccio coordinato e condiviso”.

Con l’occasione, l’Assessore alla Mobilità della Provincia autonoma di Bolzano ha presentato il “Piano di Mobilità Sostenibile sui passi dolomitici” nato dall’intesa fra i territori coinvolti.

Nel corso della discussione i membri del cda hanno concordato sulla necessità che la Fondazione continui a rappresentare un riferimento per coordinare tempi e modalità relative all’eventuale adozione di misure di gestione del traffico. L’obiettivo che accomuna i territori è incentivare la mobilità collettiva, ridurre i flussi di veicoli privati e contenerne gli impatti sul territorio, sotto il profilo della congestione delle vie di comunicazione, delle emissioni di CO2 in atmosfera, di inquinamento acustico.

Il Presidente ha sottolineato il ruolo della Fondazione nel garantire il rispetto della collegialità e della condivisione dei territori e delle categorie economiche coinvolte, spiegando che il Piano condiviso oggi apre la strada a una miglior conoscenza dei flussi di mobilità, fornendo le basi per introdurre azioni e misure che in primis dovranno tenere in considerazione le problematiche e le esigenze degli abitanti e gli operatori dei territori.

Il Cda della Fondazione ha anche incontrato una delegazione del Card- Club Alpini della Regione Dolomitica. L’incontro, richiesto dalle associazioni, che hanno inteso sollecitare una maggior attenzione di tutti gli enti alla tutela e al rispetto della montagna, ha fatto registrare un’ampia condivisione di tutti i presenti, sui temi della tutela del territorio e della fruizione consapevole del suo straordinario patrimonio ambientale.

L’impegno della Fondazione, di nuovo, è rivolto a promuovere il coordinamento delle politiche in questione fra territori eterogenei, con statuti ed esigenze diverse, che devono fare fronte comune nel tramandare il patrimonio dolomitico alle generazioni future. Il Cda della Fondazione ha unanimemente riconosciuto l’importanza delle associazioni alpinistiche nel sensibilizzare i cittadini alle complesse e delicate problematiche ambientali che interessano la montagna ed in particolare le Dolomiti, e al tempo stesso nel rendere le alte quote accessibili a tutti, in piena sicurezza, grazie ad un impegno costante nella manutenzione dei sentieri e delle altre infrastrutture.

I target del futuro

In merito al Piano di Mobilità Sostenibile sui passi dolomitici, le misure proposte tengono conto di una serie di importanti obiettivi per i prossimi decenni: la riduzione del 55% dell’emissione di gas serra entro il 2030 e il loro totale azzeramento entro il 2050. Tale target prevede che sui passi entro il 2030 si raggiunga un 58% di mobilità sostenibile. Entro il 2050 la percentuale dovrà salire all’80 per cento, con una quota del 20% di veicoli elettrici.

“Se arriverà l’autorizzazione per quanto riguarda il codice della strada, inizieremo con le prime azioni” – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Mario Tonina.

I dettagli del Piano

Nell’estate 2022 non dovremo certo aspettarci una chiusura totale dei passi dolomitici alle auto. Il percorso sarà a tappe, in quanto accanto alle limitazioni bisognerà concentrarsi sul migliorare l’offerta di un trasporto alternativo.

Entro il 2030 i trasporti pubblici dovranno salire dal 3% al 30%. Le auto dovranno rappresentare una sempre più bassa percentuale del traffico in quota, passando da un 80% attuale a un 36%. Per quanto riguarda le due ruote, le moto dovranno scendere in percentuale dal 3 al 2%. Le bici aumentare dal 3 al 10%. Dovrà aumentare la percentuale di chi sale a piedi, passando da un attuale 0% al 2%. Anche gli impianti di risalita dovranno incrementare le proprie prestazioni. Misure alle quali, come dichiarato da Tonina, non sembrano sussistere alternative.

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5 Commenti

  1. Tutti sti amministratori entrano nel Guinness dei primati, categoria: ” quantità di balle sparate in un’unica riunione”.

  2. Nel 2022 per fare 4 tiri al passo Sella sarà obbligatorio comprare una Tesla da 80000 euro.
    Ai primi 10 acquirenti in omaggio un moschettone a ghiera. Ecologico naturalmente!

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