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Parco Gran Paradiso. Estate all’insegna della citizen science

Il Parco del Gran Paradiso si prepara ad una estate all’insegna della citizen science. La cosiddetta scienza fatta dai cittadini, chiamati a contribuire in maniera semplice, con il proprio smartphone, alle attività di ricerca sulla biodiversità condotte sui territori. Lo scorso anno avevamo riportato gli esempi del Parco Naturale delle Alpi Marittime e  Parc National du Mercantour, uniti nella campagna #beccalostambecco, e della iniziativa “Stambecco Orobie e Lombardia” dei parchi delle Orobie. Il Parco del Gran Paradiso non si ferma allo stambecco ma estende lo sguardo alla fauna alpina. 

Citizen scientists nel Parco del Gran Paradiso

L’invito del Parco del Gran Paradiso rivolto agli appassionati di natura alpina, è di aiutare la ricerca scientifica fornendo proprie segnalazioni di avvistamenti che possano essere di supporto agli esperti. L’attività di citizen science si inserisce nel progetto europeo “Biodiv’ALP-PROBIODIV”, finalizzato alla tutela della biodiversità e degli ecosistemi.

“Per questo chiediamo, a chi si trovi a passeggiare per sentieri abitualmente o occasionalmente, sia sul versante Piemontese che su quello Valdostano, ma anche a chi entro i confini del Parco vive e lavora, di segnalarci le specie animali che incontra. Basterà avere con sé uno smartphone. I dati raccolti saranno validati dai ricercatori che potranno così aumentare le conoscenze sulla fauna del Parco e usarli per costituire la base di ricerche future”, si legge sul sito ufficiale del Parco.

In merito alle specie da segnalare, “il progetto è focalizzato sugli invertebrati, i quali sono più difficili da osservare e fotografare. Quindi se riuscirete a mandarci segnalazioni su questo gruppo le informazioni che otterremo saranno molto preziose”. Ma sono ben accette segnalazioni anche relative ad altre specie di animali. “Qualunque osservazione di animali è ben accetta e sarà utile per i ricercatori dei vari progetti”.

Come si effettua la segnalazione?

Le segnalazioni andranno inviate all’Ente tramite la piattaforma iNaturalist, che è anche disponibile in versione App. “Una applicazione gratuita disponibile per tutti i cellulari, che consente di condividere le osservazioni di qualunque specie con il resto della comunità di iscritti. In poche parole una sorta di social network della natura”.

In presenza di una specie che si vuole segnalare, il primo passo da compiere è scattare una foto. Quindi collegarsi all’applicazione (anche in assenza di connessione internet), cliccare su “Aggiungi Osservazione”, caricare la foto, le coordinate e gli altri campi richiesti riguardanti la specie che si vuole segnalare. Alla voce “Progetti” è necessario digitare “Citizen Science Parco Nazionale Gran Paradiso”. In tal modo la segnalazione verrà associata al progetto del Parco. Il caricamento può essere effettuato anche in assenza di connessione internet. Ovviamente la segnalazione comparirà online soltanto quando la rete tornerà disponibile.

Qualora non si conosca il nome della specie, “nessun problema, basterà che la foto dell’animale sia chiara e saranno i membri stessi della comunità di iNaturalist ad identificarla al vostro posto!”.

“Scienziati” nel Parco. Alcune regole da seguire

L’Ente ricorda che, seppur la citizen science possa risultare una modalità divertente di fare ricerca, non bisogna dimenticarsi di essere in cammino in un’area protetta. “È importante che nell’ambiente naturale che si attraversa non resti traccia del nostro passaggio e che la fauna selvatica (che si tratti di un potente stambecco o di una fragile farfalla) non venga disturbata o danneggiata”.

Le raccomandazioni sono le seguenti:

  • Non abbandonare i sentieri segnalati. Sebbene a fini scientifici sia talvolta necessario uscire dai sentieri tracciati, è sempre bene evitarlo durante le normali attività outdoor! Un eccessivo calpestio al di fuori dei percorsi segnalati, nel tempo, rovina la cotica erbosa (e può rappresentare, in certi tratti, un rischio per l’incolumità di chi cammina) e rappresenta una fonte di disturbo per la fauna.
  • È molto importante non arrecare disturbo agli animali oggetto di studio. Anche nei casi in cui non si tratti di grandi mammiferi ma invertebrati come insetti e molluschi. Evitate quindi di prendere in mano gli animali, La cattura deve essere solo fotografica! Nel caso delle farfalle, provate ad aspettare che si posino su un fiore a riposare o alimentarsi. Se eviterete di coprirle con la vostra ombra, fotografarle non sarà difficile!
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