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Life Wolfalps vince premio Life Award. La convivenza uomo-lupo è possibile

Life Wolfalps, progetto europeo fondato sulla coesistenza uomo-lupo, si è aggiudicato il Life Award 2019. Assegnato a Bruxelles lo scorso 16 maggio nel corso della Settimana verde dell’Unione Europea, ha vinto nella categoria Natura come progetto innovativo, ispiratore ed efficace nella protezione dell’ambiente. Life Wolfalps è stato particolarmente apprezzato in quanto in grado di “coinvolgere un grande pubblico nel dibattito sulla conservazione e gestione del lupo, con una varietà di approcci, metodi e linguaggi”.

In un periodo in cui la convivenza tra uomo e carnivoro sembra sempre più complessa, ne sono esempio le cronache degli ultimi tempi con falò e ronde anti lupo, un progetto che apre al dialogo con un programma trasversale destinato sia alla divulgazione che agli specialisti. Un punto di riferimento grazie al grande lavoro corale che ha coinvolto molteplici partner disseminati lungo tutto l’arco alpino. Coordinato dalle Aree protette Alpi Marittime ha visto la collaborazione degli Enti di Gestione Aree Protette Alpi Cozie e dell’Ossola; l’Ente Parco Nazionale Val Grande; dell’Arma dei Carabinieri; della Regione Lombardia; del Parco dello Stelvio; del MUSE – Museo delle Scienze; della Regione Veneto; dell’università di Lubiana; del Triglav National Park.

“Life Wolfalps è stato un importante progetto per la conservazione della biodiversità che ha avuto anche notevoli implicazioni di carattere sociale, ha raccolto un’enorme mole di dati, ha consolidato esperienze positive per rendere possibile la convivenza tra il predatore e le attività umane” ha commentato il presidente delle Aree Protette Alpi Marittime, Paolo Salsotto.

Per dare qualche numero sono state seguite 3000 chilometri di tracce, analizzati 2700 campioni biologici e impiegati 512 operatori per il monitoraggio. Sul campo sono state messe in movimento 5 squadre antibracconaggio che hanno effettuato 480 interventi. A livello divulgativo sono invece state realizzate 170 serate informative che hanno visto la partecipazione di 17mila partecipanti, 39 incontri con gli allevatori locali e 26 con i cacciatori sul tema del monitoraggio. Sono poi stati organizzati incontri nelle scuole, laboratori didattici, un gioco da tavolo, un libro, uno spettacolo teatrale e due mostre. Attività pratiche e azioni concrete per la conservazione della specie, la prevenzione degli attacchi al bestiame e il contrasto delle uccisioni illegali.

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