Alpinismo

Irvine: niente soldi, si cerca tra un anno

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NEW YORK, Usa — Bisognerà aspettare un anno per sapere se la "strana macchia" individuata dallo storico americano Tom Holzel sulle foto dell’Everest, a 8.425 metri di quota, sia veramente il corpo di Andrew Irvine. E’ fallito, infatti, il tentativo di raccogliere 200mila euro in poche settimane per organizzare una spedizione alpinistica che perlustrasse questa primavera la Nord dell’Everest, accompagnata dalle telecamere che documentassero l’eventuale, storico, ritrovamento.

Holzel aveva lanciato un appello qualche settimana fa. Dopo anni di ricerche e analisi fotografiche, è infatti giunto alla conclusione di aver individuato il corpo di Andrew Irvine, l’alpinista inglese scomparso nei pressi della cima nel 1924 con il compagno George Mallory e mai ritrovato. La convinzione è che Irvine abbia con sè la macchina fotografica con le foto del punto massimo raggiunto dai due alpinisti: molti credono possa essere la cima, che sarebbe quindi stata salita trent’anni prima della prima salita ufficiale dell’Everest, compiuta da Sir Hillary e Tenzing nel 1953.

Era stato lo stesso Holzel, in passato e proprio con le sue analisi fotografiche, a trovare il corpo di Mallory. Ma, ahimè, con esso non c’era la tanto sospirata macchina fotografica. Ora tutte le speranze sono riposte nel corpo di Irvine, che la comunità alpinistica e storica anela a poter ritrovare presto.

Holzel voleva provarci già questa primavera, nonostante i tempi ristretti. Annunciando la sua scoperta, aveva chiesto pubblicamente, a donatori ed eventuali sponsor, una somma di 200mila euro da raccogliere entro fine febbraio per organizzare la spedizione alpinistica che effettuase il sopralluogo e l’eventuale recupero sull’Everest. Ma non ci è riuscito.

"Siamo riusciti solo ad ottenere una minima parte dei soldi necessari a partire – ha detto Holzel ad Explorersweb -. Il London Sunday Times ha anche pubblicato la nostra richiesta, ma non c’è stato niente da fare, non abbiamo trovato nemmeno altri alpinisti oltre al russo e all’europeo. Sapevano che era quasi impossibile, ma dovevamo tentare".

E ora? Bisognerà aspettare la primavera 2011 per tentare il recupero: nella stagione autunnale, infatti, sulla montagna c’è troppa neve. Holzel, però, vuole attendere l’estate prima di cercare fondi e costruire la squadra: qualche alpinista diretto all’Everest da Nord questa primavera, infatti, potrebbe anche decidere di tentare la ricerca per proprio conto, visto che le immagini della ricerca di Holzel sono state rese ampiamente pubbliche.

Sara Sottocornola

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