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Francesco Ratti apre due notevoli vie nell’Himachal Pradesh, in India

Due spettacolari pilastri di granito nella remota valle del Miyar sono stati teatro delle nuove salite. Con Ratti anche Jerome Perruquet, Lorenzo D’Addario e Alessandro Baù

Ratti e compagni fanno doppietta. Non una, ma due nuove vie nella misteriosa valle del Miyar.

L’alpinista del Team Millet era partito per l’Himachal Pradesh lo scorso 4 settembre con Jerome Perruquet, Lorenzo D’Addario e Alessandro Baù con l’obiettivo di aprire nuove vie sul granito di questa valle poco conosciuta nel nord dell’India.  Detto fatto. I quattro italiani si portano a casa una nuova linea sulla Neverseen Tower e una sul Mont Maudit, tra vento gelido, neve e granito da favola! Ecco gli step della fortunata spedizione.

Enzo Peak

Arrivati al campo base ai primi di settembre, i quattro si sono subito dati da fare salendo l’Enzo Peak dalla sua cresta sud-est, fino a quel mo mento inviolata. La salita non presenta grosse difficoltà, come commenta Ratti in una nota, ma è stato un buon inizio per acclimatarsi.

Neverseen Tower

Dopo più di una settimana di meteo avverso, il team è pronto ad attaccare la parete est della Neverseen Tower, un siluro che tocca i 5800 metri di quota. “Arriviamo al campo avanzato alla base della parete”, continua Ratti, “e il meteo non ci riserva un gran benvenuto.” Neve e zero termico sceso vertiginosamente all’improvviso. Il team decide di tentare comunque, scegliendo una porzione di parete che riceve parecchio sole con la speranza che si pulisca più in fretta. La roccia è magnifica e la scalata divertente. Le difficoltà non sono mai eccessive (6b/6c max) e in due giorni i quattro completano la nuova via e raggiungono la cima. È il 21 settembre. La via è aperta in stile alpino (no spit, solo chiodi e protezioni veloci) e si chiama Wind of Silence.

Mont Maudit

Giusto un giorno di riposo e gli alpinisti partono alla volta di un altro bellissimo pilastro a 5400 m di quota: il Mont Maudit. Obiettivo: il versante sud-ovest ancora inviolato.  “Il 25 settembre ripartiamo per questa nuova avventura. – commenta Ratti – La scalata su questo pilastro si rivela più impegnativa ma mai estrema. Riusciamo a progredire solo con protezioni veloci senza l’uso di spit. La roccia è davvero eccezionale: granito rosso lavorato, fessure e knobs incredibili!” Dopo 8 tiri d’antologia il team arriva in vetta. Hanno appena aperto “Super Thuraya”.

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