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FAI. Lanciato il “Progetto Alpe” per la valorizzazione dell’Italia sopra i 1000 metri

Un progetto nazionale di durata almeno decennale finalizzato al recupero e alla valorizzazione delle montagne italiane, non solo a livello architettonico ma soprattutto economico, culturale e sociale. Questo in sintesi è il “Progetto Alpe – L’Italia sopra i 1000 metri”, presentato dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, nel corso del XXIII Convegno nazionale dei Delegati e Volontari Fai, tenutosi a Brescia il 16 e 17 febbraio.

Una iniziativa che andrà a toccare tutte le regioni italiane, caratterizzate dalla presenza di ambienti montani che, sebbene presentino differenze in termini geografici, naturalistici, culturali ed economici, vivono una situazione omogeneamente critica, condividendo problematiche quali il ristagno economico, l’abbandono dei pascoli e della pastorizia, dissesto idrogeologico e collasso di strutture architettoniche che rappresentano cimeli della storia delle popolazioni che un tempo vivevano in quota lungo lo Stivale.

Di fronte ai 900 partecipanti al convegno riuniti presso il Teatro Grande di Brescia, il Presidente del FAI Andrea Carandini ha definito il nuovo progetto come un “punto di svolta”. La montagna diventa infatti terreno su cui intervenire, restaurando e restituendo alle nuove generazioni palazzi, giardini, luoghi storici oggi abbandonati ma più in generale colmando il divario che sussiste attualmente tra il “sotto e il sopra i mille metri”. “Non più dai beni al contesto, ma all’inverso dall’insieme alle sue ricchezze” – ha dichiarato il Presidente – “per valorizzare quelle zone che meno sono state investite dall’omologazione e dalla cementificazione, ancora legate a un’identità ma che soffrono di grande marginalità”.

Si tratterà di un progetto di ampio respiro, al momento stimato di durata decennale ma, essendo ispirato al progetto del National Trust che in 50 anni ha salvato il 10% delle coste della Gran Bretagna, ci si può aspettare che duri anche di più.

Il FAI sottolinea che il “Progetto Alpe” sia da considerarsi un nucleo da cui far partire ulteriori progetti corollari e alleanze. Si è dunque aperti a nuovi stimoli per accrescere l’idea di partenza e soprattutto a nuove donazioni.

L’impegno continuo da parte del FAI nella salvaguardia degli ambienti montani italiani è stato anche omaggiato dalle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio al presidente Carandini, in cui ha sottolineato come il tema del mondo dell’Alpe sia strategico per il nostro Paese. Il Progetto consentirebbe di restituire “piena centralita’ al ruolo storicamente assolto dal patrimonio montano dal punto di vista ambientale, economico, sociale e culturale, vulnerato nel suo tessuto dalle rapide trasformazioni del nostro tempo”.

Il progetto Alpe, nel solco delle esperienze maturate dal Fai in programmi già avviati per il rilancio delle aree montane, intende proporre un modello articolato di valorizzazione e gestione delle risorse, aperto a contributi esterni e con il coinvolgimento delle comunità, per attuare un percorso di sviluppo sostenibile del territorio” -si legge ancora nella nota giunta dal Quirinale – “L’iniziativa, che rimanda la memoria agli obiettivi della Convenzione delle Alpi stipulata nel 1991, testimonia la consapevolezza della necessità di delineare forme di intervento che, nel rispetto degli equilibri naturali del contesto montano, siano in grado di coniugare approcci innovativi nella programmazione di investimenti e nel sostegno di politiche inclusive con azioni di ripristino e di recupero delle attività tradizionali, in una prospettiva di crescita armoniosa per il benessere individuale e collettivo”.

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3 Commenti

  1. Non sembra una priorita’ me secondo me innanzitutto il collegamento col resto del mondo via web….alta velocita’o satellite…( scuola, e-banking. posta certificata.. pubblica amministrazion ecc..ecc)poi servizi..tipo un medico con ambulatorio mobile su 4×4 a marce ridotte. ..poi il restauro e l’avvio di attivita’ artigianali, agricole , artistiche ….ma anche high tech.

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