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Cortina, "20 cime per 20 regioni": Cai e guide in tour sui monti d'Italia

Le Guide alpine di Cortina (Photo Archivio Guide alpine Cortina)
Le Guide alpine di Cortina (Photo Archivio Guide alpine Cortina)

CORTINA D’AMPEZZO, Belluno — “Venti cime per venti regioni”, ovvero un anno di scalate sulle montagne di tutta Italia. E’ l’iniziativa pensata dal Cai e dalle Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo, e aperta a tutti gli amanti dell’alta quota, per festeggiare i 150 anni dell’Unità nazionale: cominceranno oggi “dal fondo”, dalla Sicilia, salendo l’Etna con gli sci d’alpinismo.

Tante montagne, un’unica Italia. Scaleranno le vette del Belpaese toccando le più alte di ogni regione, nessuna esclusa. Un omaggio che unisce i festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’Unità a una grande occasione per conoscere lo straordinario patrimonio naturale della Penisola.

Il tour, organizzato e seguito dalle Guide alpine e degli istruttori del Cai di Cortina d’Ampezzo, sarà aperto a chiunque voglia partecipare. Le scalate non saranno concatenate in un arco ristretto di tempo, ma si svolgeranno in periodi diversi dell’anno. Partiranno oggi con la prima tappa, l’Etna, salito con sci d’alpinismo.

“Nel 2011 l’Italia celebra i 150 anni della sua unità sofferta e combattuta ancora ai giorni nostri – spiega Paolo Tassi delle Guide Alpine ampezzane -. Dal punto di vista orografico l’Italia è piena d’asperità, montagne a volte simili a volte così diverse tra loro da sembrare molto lontane nello spazio e nel tempo. Basti pensare a quanto sono differenti le Alpi dall’Aspromonte o l’Etna dalle Dolomiti per accendere la fantasia di un alpinista. Credo che per comprendere tale contrasto sia necessario viaggiare l’Italia e noi alpinisti potremmo cogliere l’occasione dei 150 anni della sua nascita per visitare le montagne più alte di ogni regione che compone questo mosaico. Lo scopo è salire le 20 cime (19 in realtà, il monte Serra Dolcedorme fa da confine tra Calabria e Basilicata) nello stile e nella stagione più appropriata, cercando di unire 2 o più vette per ogni viaggio. Alcune ascensioni si potranno effettuare a piedi, altre con gli sci o con la bicicletta a seconda dell’attitudine dei partecipanti. Un esperienza unica per conoscere, condividere ed incontrare le similitudini e le diversità alpinistiche e non solo di questo mosaico Italiano”.

Seconda, terza e quarta tappa del tour saranno ancora scialpinistiche, questa volta però sulle montagne del nord: il 6 marzo il gruppo salirà il Coglians, in Friuli Venezia Giulia, il 9 e 10 aprile l’Ortles, sul versante del Trentino Alto Adige, e il 10 maggio la Marmolada, sul lato veneto. Poi tra il 28 maggio e il 5 giugno voleranno in Sardegna, per fare un trekking su Punta la Marmora.

Nei mesi estivi sarà la volta dell’alpinismo: tra il 24 e il 26 giugno saliranno il Pizzo Zupò, in Lombardia, mentre tra il 4 e il 10 luglio saranno in Piemonte e in Valle d’Aosta per scalare la Punta Nordend e il Monte Bianco. Tra il 29 settembre e il 2 ottobre saranno in mountain bike al Cimone sul versante emiliano, poi faranno un trekking al Prado in Toscana e di nuovo in bici sul monte ligure Saccarello. Tra l’11 e il 16 ottobre faranno dei trekking sulle vette più alte del centro Italia: Il Gran Sasso d’Abruzzo, il monte Gorzano in Lazio, il monte Vettore nelle Marche e la Cima del Redentore in Umbria.

Infine le ultime tappe del tour sulle vette della Penisola si svolgeranno nelle regioni del sud. Tra il 27 ottobre e il 2 novembre faranno dei trekking sul Serra Dolcedorme, toccando sia il lato calabro sia quello lucano, poi il monte Cervati in Campania, il monte Cornacchia in Puglia e infine il monte Meta in Molise.

“Un’ottima occasione per conoscere meglio la nostra bella Italia piena di storia, d’arte e di paesaggi incantevoli” – afferma la presidente del Cai di Cortina, Paola Valle, che vorrebbe coinvolgere nel progetto tutto il Club Alpino Italiano e le sue tante sezioni disseminate sul territorio.

Info: http://www.guidecortina.com/frmnews.aspx?act=LISTONEFULL&id=113

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