Cronaca

Climber 18enne resta paralizzato, inchiesta penale e civile in corso

La palestra d'arrampicata Salewa-Cube a Bolzano (Photo Claudia Ziegler courtesy of www.salewa-cube.com)
La palestra d’arrampicata Salewa-Cube a Bolzano (Photo Claudia Ziegler courtesy of www.salewa-cube.com)

BOLZANO — Lo scorso anno un diciottenne è precipitato per 11 metri nella palestra d’arrampicata Salewa-Cube di Bolzano. La caduta gli ha procurato un danno alle vertebre tale che è ora costretto su una sedia a rotelle. La notizia, pubblicata dal quotidiano Alto Adige-Gelocal, si è appresa solo in questi giorni in quanto è in corso un’inchiesta penale e sta per esserne aperta una civile.

La Salewa-cube è una palestra d’arrampicata costruita nel 2011 nella zona industriale di Bolzano. É possibile arrampicare sia all’interno che all’esterno della struttura su 180 diverse vie d’arrampicata. Secondo quanto riporta il quotidiano Alto Adige-Gelocal, nel 2012 il 18enne e la sua ragazza si trovavano nella palestra: lui arrampicava, mentre la fidanzata è restata a terra per garantirgli la sicurezza.

Quando il climber ha perso l’appiglio, però, è precipitato al suolo. Un volo di 11 metri in cui una vertebra si è rotta e una seconda si è incrinata, costringendolo a dover utilizzare la sedia a rotelle o speciali tutori. Per questo incidente è stata aperta un’inchiesta penale con l’ipotesi di reato di lesioni personali gravissime, su cui si dovrà pronunciare il giudice di pace. Parallelamente sarà aperto un procedimento civile al fine di richiedere un risarcimento danni.

Il legale del giovane, intervistato dal quotidiano Alto Adige-Gelocal, ritiene che vi sia stata un’omessa vigilanza da parte dei proprietari dell’impianto e che si possa ipotizzare una responsabilità colposa. In questo caso, infatti, “non ci sarebbe stata una verifica sull’idoneità tecnica in parete del climber e sull’idoneità nell’utilizzo dei mezzi di sicurezza a disposizione da parte della fidanzata che lo ha assistito”.

Dall’altro lato però, sempre secondo il quotidiano, chiunque voglia arrampicare nella Salewa-cube deve firmare una liberatoria con la quale, di fatto, si fa carico di tutti i possibili rischi. Sul sito ufficiale della palestra, nella sezione Regole di Sicurezza, è scritto: “L’arrampicata è uno sport ad alto rischio che richiede in modo particolare attenzione e responsabilità. L’uso della struttura è a proprio rischio e pericolo. […] Noi ci assumiamo l’onere di manutenzione regolare e programmata per un corretto funzionamento degli impianti. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per la scarsa conoscenza tecnica e per il conseguente pericolo.”

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2 Commenti

  1. Non è possibile addebitare alla palestra i danni derivanti da un errore umano dei frequentanti…. chiuderebbero tutte…. Una volta accertato che prese, placchette e catena sono in perfetto stato non ci dovrebbe neppure essere discussione.

  2. Ha ragione Lucio, anche se trattandosi di minorenni credo che una responsabilità ci sia comunque. Quello che mi domando davvero è: come diavolo è possibile che un campione mondiale di arrampicata non si sia accorto che i moschettoni erano nei gommini e non nella fettuccia?!?! E’ incomprensibile, dal mio punto di vista. Non era uno, erano 10.

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