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Diventa “Citizen scientist” in aiuto del Parco Nazionale Gran Paradiso

“Diventa citizen scientist per il Parco Nazionale Gran Paradiso! Ognuno di noi può contribuire in prima persona alle attività di ricerca in corso sulla biodiversità, bastano una macchina fotografica, uno smartphone e una e-mail!”.
È questo l’invito dell’Ente Parco ai numerosi turisti che visitano in estate l’area protetta, contribuire direttamente alla ricerca scientifica all’interno del Parco, in particolare alla raccolta dati del progetto di Monitoraggio della Biodiversità animale in ambiente alpino.

Viene richiesto a chi si trovi a passeggiare per sentieri abitualmente o occasionalmente, sia sul versante Piemontese che su quello Valdostano, ma anche a chi entro i confini del Parco vive e lavora, di segnalare la presenza di alcune specie di animali invertebrati, sei farfalle e una lumaca. Basterà avere con sé una macchina foto e un dispositivo in grado di registrare le coordinate GPS, o un cellulare dotato di queste funzioni.

Le schede per il riconoscimento delle sette specie e il questionario da compilare sono disponibili sul sito www.pngp.it/citizen-science, una volta scattata la foto e registrate le informazioni sarà possibile inviarle all’indirizzo citizenscience@pngp.it

Ramona Viterbi, biologa del Parco, fornisce alcuni consigli: “È importante non arrecare disturbo agli animali oggetto di studio, anche nei casi in cui si tratta di invertebrati come insetti e molluschi. Evitate quindi di prendere in mano gli animali, la cattura deve essere solo fotografica! Nel caso delle farfalle, provate ad aspettare che si posino su un fiore a riposare o alimentarsi, se eviterete di coprirle con la vostra ombra, fotografarle non sarà difficile!”. Inoltre è importante non abbandonare i sentieri segnalati; sebbene a fini scientifici sia talvolta necessario uscire dai sentieri tracciati, è sempre bene evitarlo durante le normali attività outdoor: un eccessivo calpestio al di fuori dei percorsi segnalati, nel tempo, rovina la cotica erbosa (e può rappresentare, in certi tratti, un rischio per l’incolumità di chi cammina) e rappresenta una fonte di disturbo per la fauna.

Se i risultati saranno soddisfacenti l’Ente potrà valutare l’estensione del progetto di segnalazione anche ad altre specie che popolano il Parco, un ponte virtuale tra il mondo scientifico e le persone che normalmente con questo mondo hanno pochi contatti, portando avanti quella che in molti ormai chiamano la “Scienza 2.0”.

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